Nel periodo che va da oggi al 7 settembre non sarà possibile dialogare via radio con le stazioni di Terra perché Marte è perfettamente allineato con la Terra ma si trova dall’altra parte del Sole (e, ovviamente, non brilla nel cielo notturno dove Giove e Saturno la fanno da padroni). Si chiama congiunzione e segue di un anno l’opposizione, che è avvenuta l’anno sorso alla fine di luglio, quando ancora i tre corpi celesti erano allineati ma Terra e Marte si trovavano dalla stessa parte rispetto al Sole e il bagliore rossastro di Marte era visibile tutta la notte.
Sono fenomeni che si ripetono grossomodo ogni due anni perché l’anno marziano dura 687 giorni terrestri. Quando Marte è in congiunzione, i segnali radio da e per il pianeta devono attraversare la corona solare, una corona (appunto) di gas caldissimo che circonda il Sole (e che diventa visibile solo durante le eclissi totali). A causa della temperatura molto elevata (parliamo di milioni di gradi) il gas è ionizzato, cioè gli atomi hanno perso uno o più elettroni che, quando sono liberi di muoversi, sono ben noti disturbatori della propagazione delle onde radio.
Mentre ricevere segnali non perfetti da Marte non è gravissimo, ben più pericoloso è rischiare che gli ordini che vengono mandati alle sonde arrivino disturbati e incomprensibili. Le conseguenze potrebbero essere molto serie. Morale, fino al 7 settembre Marte è off limits e gli strumenti dovranno cavarsela da soli senza possibilità di aiutini da Terra. Per sicurezza, in questi casi le operazioni vengono ridotte al minimo.
Curiosity starà parcheggiato mentre la sonda InSight continuerà a registrare i tremori del suolo marziano ma non muoverà il suo braccio robotico. Le sonde in orbita continueranno a fare da ponte radio per inviare a terra i dati di Curiosity ed Insight ma terranno spente le loro macchine fotografiche. Inutile riempire la memoria.
Dopo il 7 settembre, il moto orbitale di Marte e della Terra farà sì che i segnali radio non dovranno più attraversare la corona solare: le trasmissioni riprenderanno e gli esploratori marziani ricominceranno il loro lavoro a pieno ritmo.