Cosa vedremo nel cielo di Ferragosto
La dominatrice indiscussa sarà la Luna quasi piena (il plenilunio è previsto per la notte del 15) e accanto e lei vedrete brillare Saturno e uno sfavillante Giove. Ma non disperate: c'è anche la possibilità di incrociare qualche perseide...

Se vi trovate a passare le serate in un luogo non molto illuminato approfittate dell’occasione per fermarvi a guardare il cielo. Se tutt’intorno a voi è buio, potrete vedere la striscia della Via Lattea. Potrete distinguere qualche stella, ma, in generale, vedrete un bagliore lattiginoso che è l’origine del nome.
Se invece il cielo è illuminato dalla luce riflessa di qualche centro abitato, vi dovrete accontentare di oggetti più brillanti. La dominatrice indiscussa sarà la Luna quasi piena (il plenilunio è previsto per la notte di Ferragosto) ma accanto e lei vedrete brillare Saturno e uno sfavillante Giove.
Se avete un binocolo (che dovete tenere ben fisso, appoggiato ad un sostegno) potrete vedere le lune medicee che orbitano intorno a Giove e intravedere la struttura elongata intorno a Saturno. Sono i celebri anelli, ma, per vederli bene, ci vuole uno strumento più potente di un binocolo. L’allineamento che vedrete tra Luna, Saturno e Giove non è casuale. I pianeti si muovono su un piano (si chiama l’eclittica) e l’orbita della Luna è inclinata di pochi gradi. L’effetto salta all’occhio e permette di riflettere un attimo sul nostro sistema solare.
La riflessione, se ne avete voglia, può continuare con le stelle cadenti. In questo periodo dell’anno, la Terra attraversa l’orbita della cometa Swift Tuttle, una cometa periodica che ruota intorno al Sole con un periodo di 133 anni. Ad ogni passaggio, la cometa, man mano che si avvicina al Sole, sviluppa una coda di gas e polveri e sono proprio i granelli di polvere, che dopo essere stati liberati dalla cometa continuano a muoversi lungo la stessa orbita, i protagonisti dello spettacolo.
Quando entrano ad alta velocità nella nostra atmosfera, l’attrito li riscalda fino a farli bruciare per trasformarli in una scia luminosa. Sono le stelle cadenti, note con il nome poetico di lacrime di San Lorenzo o, se preferite essere precisi, di sciame meteorico delle Perseidi, perché le scie sembrano venire dalla costellazione del Perseo.
La Luna quasi piena non faciliterà la vista delle stelle cadenti, ma non bisogna perdere le speranze. Le Perseidi dovrebbe darvi ancora qualche bella scia, anche se il massimo delle stelle cadenti dovrebbe essere stato tra il 12 ed il 13 agosto. Mentre aspettate di cogliere l’attimo, godetevi la Luna con Giove e Saturno, che sono una certezza.
Se avete correzioni, suggerimenti o commenti scrivete a dir@agi.it