A Natale potrebbe finire il mondo. Citando una proverbiale frase di Doc dell’immenso ‘Ritorno al futuro’: “Quando il Marti del presente incontra il Marti del passato potrebbe crearsi un paradosso temporale che potrebbe far implodere l’intero universo”. O qualcosa del genere. Non sappiamo se questo accadrà a Natale, ma di certo il cinema italiano vivrà un momento unico nella sua storia. Protagonista un genere di film, quello delle vacanze di fine anno per antonomasia: il cinepanettone.
Christian De Sica e Massimo Boldi, coppia reale per circa 20 anni, fino al 2005, tornano a sfidarsi con due pellicole: il comico romano è di nuovo protagonista di un film di Fausto Brizzi, "Poveri ma ricchissimi" della Warner Bros Italia, mentre Boldi sarà diretto da Neri Parenti in "Natale da chef", film distribuito da Medusa.
De Sica e Boldi sfidano se stessi di 30 anni fa
Fin qui tutto normale. Ma adesso arriva l’elemento nuovo che, senza disturbare i concetti di materia-antimateria o di asimmetria del Cosmo, crea comunque un punto di discontinuità se non matematico, almeno cinematografico. Terzo film a sfidare Boldi e De Sica (diretto da Fausto Brizzi) è un altro cinepanettone con… Boldi e De Sica in gran parte scritto da Brizzi. Aurelio De Laurentiis, infatti, reduce dai non brillanti successi dei film natalizi con Lillo e Greg (troppo raffinati e eleganti, probabilmente) ha pensato bene di realizzare una pellicola praticamente a costo zero raccogliendo le scene più famose e divertenti tratte dai cinepanettoni.
Sarà un prodotto supervisionato da Paolo Ruffini dal titolo ‘Super Vacanze di Natale’ e arriverà in sala il 14 dicembre prossimo prodotto da Filmauro e distribuito da Universal Pictures International Italy. Come è stato spiegato dallo stesso Ruffini a Ciné-Giornate del Cinema di Riccione, sarà un film di montaggio che, in 90 minuti, sintetizzerà 35 anni di commedie natalizie mettendo insieme non solo De Sica e Boldi, ma anche altri protagonisti, da Alberto Sordi a Stefania Sandrelli, da Massimo Ghini a Sabrina Ferilli, passando per Diego Abatantuono, Michelle Hunziker, Claudio Bisio, Ezio Greggio, Lillo e Greg, Belen Rodriguez.
La scelta di Aurelio e il precedente di 'Super Totò'
Secondo molti si tratta di una sorta di canto del cigno di un genere che ha mostrato ormai grandi segni di cedimento al box office. Al punto che lo stesso De Laurentiis ha dichiarato: “Non abbiamo deciso se questo film chiuderà il ciclo dei cinepanettoni. Magari l'anno prossimo ne faremo uno nuovo, ma serve una buona idea”. Canto del cigno a parte, comunque, è evidente che si tratti di una operazione commerciale che ricalca altre fatte in tempi remoti con Totò (‘SuperTotò’ e ‘Totò Story’) e che assume una rilevanza particolare, a livello simbolico, in un momento in cui si registra l’ennesimo crollo degli incassi (e spesso della qualità) del cinema italiano. E non possiamo neppure sperare di aggrapparci a Checco Zalone: il suo prossimo film arriverà in sala soltanto a gennaio 2019.