E quindi come fare a non farsi rovinare le vacanze dal telefonino?
Fino alla scorsa estate qualunque consiglio su come usare i telefonini in vacanza partiva dal presupposto di usarli sempre e comunque. Come se non fossero vere vacanze senza tre fattori: una buona connessione, i selfie da sparare subito sui social e tutte quelle app che oggettivamente rendono il viaggio più semplice da Waze a Booking. Ecco perché in cima alla lista dei desideri c’erano battery pack mostruosi in grado di ricaricare il telefonino anche tre o quattro volte; saponette wifi per stare sempre connessi senza spendere una fortuna; e custodie di plastica modello palombaro per fare foto sottomarine.
Questi gadget non sono scomparsi, anzi. Ma oggi molti iniziano a chiedersi se puoi ancora chiamare vacanza un tempo in cui passi la giornata a scorrere la bacheca di Instagram o a rispondere alle email di lavoro. Probabilmente no. Il rimedio più semplice è anche quello oggettivamente meno sensato: lasciare lo smartphone a casa. In realtà ci sono un sacco di cose che si possono fare per evitare che la dipendenza da smartphone ci rovini le vacanze. Ma non è facile, ammettiamolo.
Che si tratti di una dipendenza è ormai abbastanza pacifico: i telefonini, e in particolare i social network, sono costruiti sull’effetto slot machines. Vuol dire che la tentazione di andare a controllare che c’è di nuovo sulle bacheche social dei nostri amici è fortissima, al pari di quella che ci fa attivare ogni volta la slot machine sperando che esca un tris. In quel momento il nostro corpo rilascia un ormone, la dopamina, che agisce in modo che l’azione sia ripetuta all’infinito; al contrario quando decidiamo di non attivare la slot machine (e non guardare le notifiche del telefonino), avvertiamo una sensazione di disagio, come uno stress, causato da un altro ormone, il cortisolo. Ecco perché la partita di come usare il telefonino in vacanza senza diventarne vittime è tutt’altro che banale e va combattuta con un metodo scientifico.
Parliamo di come affrontare le due questioni più complesse: la gestione delle email e quella dei profili social.
Per molti di noi l’idea di staccare il telefonino in vacanza provoca un moto di ansia a volte legata al lavoro. Il ragionamento è più o meno questo: come faccio a non guardare le email per una, due o tre settimane? Il timore non è che accada qualcosa di grave: le brutte notizie sanno comunque come raggiungerci. Il timore è che le email si accumulino. Che giorno dopo giorno si ammassino nella nostra casella della posta in arrivo.
Decine e poi centinaia, in qualche caso migliaia di email inevase che ci aspettano, minacciose come in una striscia di ZeroCalcare, al ritorno dalle ferie. Roba da rimanerci secco nel tentativo vano di tornare in pari. Meglio allora rispondere a tutti giorno dopo giorno come una formichina: sotto l’ombrellone, in barca, facendo trekking o visitando un museo, smaltire le email del giorno ci evita il disastro al ritorno. Ma ne siamo sicuri? Sicuri che valga la pena smazzare le email agostane invece di immergersi nelle vacanze?
Un rimedio c’è. La prima cosa da fare è impostare una risposta automatica: qualcosa che dica a chiunque vi scriverà che dal giorno x al giorno y sarete in vacanza e non potrete controllare la posta in arrivo. Come alternativa ci sono delle app che consentono di ricevere le email tutte assieme in un momento della giornata, come se le recapitasse un postino digitale; oppure che consentono di scrivere le email senza vedere la posta in arrivo.
E se proprio invece non volete perdere le email di alcune persone per voi davvero importanti, create una lista VIP e questo consentirà solo a quelle email selezionate di passare il filtro vacanze. C’è infine un rimedio molto drastico che mi sento di consigliare a tutti: quando impostate il messaggio automatico che avvisa che siete in vacanza fino una certa data, aggiungete che tutte le email inviate fino ad allora saranno automaticamente distrutte (farlo è facilissimo, basta impostare un filtro all’account di posta). In questo modo solo quelle davvero importanti saranno di nuovo inviate il giorno del vostro ritorno.
Social
Il vero problema, quando si parla di portare il telefonino in vacanza, non è però la gestione delle email. E’ quella dei profili social. Eppure fino a soltanto pochi mesi fa i social in vacanza non erano un problema, erano una apoteosi di condivisioni, di ciao mamma guarda come mi diverto, di selfie etilici e tramonti struggenti. Intendiamoci, per molti è ancora così. Ma sono sempre più numerosi quelli che iniziano a pensare che l’assioma “se non è su Instagram vuol dire che non è successo” ha la stessa valenza scientifica di affermare che non siamo mai andati sulla luna. Zero.
E tutto questo fotografarsi per poi vedere chi è il primo a metterci un like non è una vacanza, alla fine è una tortura. Per questo per alcuni l’estate, le partenze, le distanze sono il momento migliore per scoprire com’è la vita senza Facebook. E quindi cancellano non il profilo ma la app: e non per sempre, per qualche giorno. Oppure per le vacanze, solo per le vacanze, infilano la sim in uno dei vecchi flip-phone da 50 euro cha stanno tornando di moda fra i radical-tech, perché saranno pure stupidi, se paragonati agli smartphone, ma almeno non sono invadenti.
Ma senza voler essere così drastici ci sono alcuni accorgimenti per evitare di passare le vacanze scattando foto di ogni istante per condividerle subito e fissando lo schermo del telefonino in attesa del like giusto. La cosa più semplice da fare è sospendere le notifiche. Davvero avete bisogno di sapere in tempo reale quello che accade ai vostri amici? Godetevi la vostra vita per una volta.
Ovviamente la cosa è più difficile se siete i soli a farlo mentre i vostri compagni di ombrellone sono incollati agli smartphone come degli zombie. E allora vanno stabilite delle regole minime di convivenza: tipo niente telefonini a pranzo e cena, oppure il primo che lo tira fuori paga da bere a tutti. Cose così. Anche questo può non bastare: se anche per voi il telefonino è la prima cosa che guardate al mattino perché lo usate come sveglia, portatevi una vecchia sveglia analogica da pochi euro e il mattino tornerà libero da ansie.
Fare a meno del tutto del telefonino in viaggio in realtà è abbastanza insensato anche perché magari il volo lo avete prenotato con una app e avete le carte di imbarco e i voucher degli hotel in formato digitale. Ma soprattutto in vacanza il telefonino è utilissimo per orientarsi con le tante app collegate al sistema gps. I rimedi sono due: per tutte le tappe già decise fatevi la vostra mappa su Google prima di partire e stampatela: è più facile a farsi che a dirsi, e saprete prima percorsi e tempi. Il secondo rimedio può sembrare antichissimo ma vi assicuro che ha funzionato alla grande per diversi millenni: se vi siete persi chiedete indicazioni a un passante. Di solito ci azzecca e a volte è il modo per conoscere qualcuno.