Gli italiani sono agli ultimi posti in Europa per l’uso di Internet? Niente paura, abbiamo la soluzione. Si chiama Complimenti per la connessione (qui potete rivedere tutte le puntate su RaiPlay) ed è una striscia di 5 minuti che va in onda tutte le sere su Rai1 alle 20.30. Ora di massimo ascolto, rete ammiraglia, che bello. La striscia porta in scena i protagonisti di Don Matteo, la popolare serie tv, e in particolare Nino Frassica, nei panni del maresciallo che di digitale non sa nulla. Quella in onda in questi giorni è la seconda serie. La prima si svolgeva in una caserma dei carabinieri, questa in casa, una scelta che consente di introdurre temi di vita domestica come la tv intelligente, la gestione del conto corrente bancario online, l’acquisto di biglietti e la consegna a domicilio di cibo. La serie è molto carina, la scelta di affidare la spiegazione della tecnologia di turno al protagonista giovane, per esempio la modella e attrice Nadir Caselli, funziona perché riproduce una dinamica che conosciamo bene nelle nostre famiglie, con i figli ed i nipoti a prendere per mano genitori e nonni nel nuovo mondo digitale.
Eppure questa operazione rischia di essere inutile. Inutile se l’obiettivo è contribuire davvero, e in maniera significativa, all’alfabetizzazione digitale del paese, a portare gli italiani in rete, perché ne conoscano i pericoli e ne utilizzino le immense potenzialità. La serie infatti è di venti puntate, tutte in onda a luglio e poi basta; così come la prima era andata in onda in piena estate, quando la gente è in vacanza, i palinsesti si svuotano e anche gli spazi pubblicitari restano invenduti. Insomma l’impressione è che una scelta strategica per il nostro futuro venga gestita dalla più grande azienda culturale del paese come un tappabuchi estivo solo per poter dire “avete visto che bravi siamo?”. (Impressione confermata dal fatto che il nuovo format di Rai1, “Codice”, di Barbara Carfagna, parte il 28 luglio poco prima di mezzanotte e prosegue così per tutto agosto).
Per questo diciamo che le intenzioni sono buone ma serve più coraggio. Gli inglesi sono ai primi posti in Europa per competenze digitali anche grazie all’impegno massiccio della BBC. Ci aspettiamo lo stesso dalla Rai.