Ora che mezzo mondo sta condividendo il video della prima casa del mondo stampata in 24 ore, si avete capito bene, costruita con una stampante 3D in 24 ore, è successo davvero, in Russia, qualche settimana fa; ora mi torna in mente come è iniziata questa storia e perché per noi, per l’Italia, è un’altra occasione perduta. Un altro schiaffo a chi prova a fare innovazione. E allora era il 2011, io stavo organizzando una grande mostra sul futuro dell’Italia, a Torino, e mi imbattei nel progetto per costruire case sulla Luna usando una gigantesca stampante 3D. Non era un progetto campato in aria: aveva vinto un bando dell’Agenzia Spaziale Europea. Ed era un progetto made in Italy. Dietro c’era un toscano un po’ matto, Enrico Dini, che la mega stampante l’aveva costruita e fatta funzionare, in Toscana, a Pontedera. Dini è stato il primo, il primo al mondo. E nessuno in Italia lo ha sostenuto. Lui non si è arreso, è andato all’estero, ha stampato alcune ville e barriere coralline artificiali per arabi ricchi, ma poco più. (l’ho sentito via email qualche giorno fa e mi ha scritto:
“Grazie per il tuo riconoscimento. Senza falsa modestia, questo mondo l'ho creato proprio io , coi miei soldi. E tu te ne eri accorto subito. Tre milioni di investimenti circa per un mercato che oggi vale decine di miliardi. Non ho avuto un euro dallo Stato. Demerito mio, certamente… Ma i cinesi della Winsun si sono presentati nel Middle East con dietro la Repubblica Popolare Cinese… Io invece a Dubai ci volo coi miei soldi senza dietro nessuno. Albergo tre stelle a volo con Ukraine Airlines.. Ma io non mollo”).
Enrico Dini, il primo stampatore di case in 3D - GUARDA LE FOTO
Nel frattempo un altro italiano, Massimo Moretti, in Romagna, ha costruito la stampante 3D più alta del mondo, la Delta Maxi, dodici metri: anche qui, per stampare case di argilla nei paesi poveri. Pensate che qualcuno lo abbia sostenuto davvero nella sua visione? No. Ma anche Massimo mica si è arreso, va avanti, in qualche modo. E’ un sognatore ma concreto.
Intanto i primi video di case stampate in 3D a tempo di record hanno iniziato a circolare dalla Cina, fino a questo, impressionante, firmato dalla Apis Cor, una società fondata nel 2015 a San Francisco da un giovane ingegnere russo con un cognome cinese. Nikita Chen-yun-tai. La casa è stata stampata il 24 febbraio. A Stupino, nella Russia occidentale, con un temperatura di molti gradi sotto zero: risultato bagno, cucina, soggiorno in 38 metri quadri, per 10 mila dollari di costo.
La guardi e pensi che un giorno, non lontano, le case si faranno davvero così. Ascolti il fondatore mentre dice che un giorno vuole stampare case di Marte, e pensi che ancora una volta eravamo partiti primi e forse abbiamo perso un’altra occasione.
QUI SOTTO IL VIDEO DI APIS COR