Il 12 agosto alle 8 e 6 minuti di sera, ora di New York, l’ex presidente degli Stati Uniti Barack Obama ha scritto un tweet che è entrato nella storia. Il tweet più amato della storia di Twitter. Era il giorno dei disordini di Charlottesville, la cittadina della Virginia dove i nazisti americani erano confluiti per una manifestazione finita nel sangue. Il mondo aspettava la condanna del presidente degli Stati Uniti, Donald Trump. Quando è arrivato questo tweet di Obama, che non cita i nazisti, la Virginia e nemmeno Trump. Eppure dice tutto. Dice: “Nessuno nasce odiando qualcun altro per il colore della sua pelle, per la sua storia o per la religione…”. Il testo del tweet finisce qui, con tre puntini di sospensione, per lasciare spazio alla foto: si vede Obama di spalle che saluta dei bambini affacciati alla finestra di una scuola: sono bambini di diversi colori e razze, ed è una foto scattata in occasione della fine della quarta elementare di sua figlia Sasha. Il testo del tweet non è di Obama, è una citazione del premio Nobel per la Pace Nelson Mandela, sta nella sua autobiografia Long Walk to Freedom, il lungo cammino per la libertà, e infatti in due tweet successivi Obama completa la frase: “Le persone imparano ad odiare, e se possono imparare a odiare, possono imparare ad amare. Perché l’amore per l’umanità è più naturale del suo contrario”. Nella notte di Ferragosto, e quindi appena tre giorni dopo quel tweet è diventato quello con più like della storia ormai decennale di Twitter. Superando il muro dei tre milioni e levando il primato al tweet che la cantante Ariana Grande fece nella notte del 22 maggio dopo la strage di Manchester. Perché è importante questo record? Perché parliamo sempre dell’odio che c’è nei social, degli insulti, delle minacce che leggiamo ogni giorno. E poi scopriamo che nella top ten dei tweet più apprezzati non c’è traccia di violenza, ma c’è sei volte Barack Obama, una volta la Clinton, c’è il ricordo del cantante dei Linkin Park morto suicida, e il selfie da Oscar di Ellen deGeneres. E che in cima tutto c’è la frase di un paladino della libertà e della giustizia che ci ha lasciato da quattro anni e il volto di quattro bambini. Certo, non basta un like per cambiare il mondo e renderlo migliore. Ma il mondo già adesso non è così brutto come a volte ci appare. Il resto, tocca a noi.