Il 14 enne che guadagna 20 mila dollari al mese con Fortnite
Si chiama Griffin Spikoski e nove mesi fa per caso in una battaglia reale ha battuto uno dei giocatori più forti e caricato il video su YouTube: oggi ha più di un milione di iscritti sul suo canale, 70 milioni di visualizzazioni, ha lasciato la scuola ma non gli studi, e i genitori hanno assunto un manager per gestire la sua società. Dicono: se i vostri figli hanno una passione per i videogiochi, trattatela come se fosse uno sport

Non si possono capire la portata dei videogame, il fascino di Fortnite e il futuro dei nostri figli, senza conoscere la storia di Griffin Spikoski. Ha 14 anni, un visetto sveglio e simpatico incorniciato da un ciuffo recentemente diventato azzurro, ed è considerato il re di Fortnite perché giocando tutti i giorni, nei weekend anche diciotto ore, ha già guadagnato 200 mila dollari in pochi mesi. Nove per la precisione. Come li ha guadagnati è il bello della storia. Dunque Griffin Spikoski è l’unico figlio di una coppia che vive alle porte di New York, a Long Island. Va a scuola naturalmente ma è poco socievole. E’ un “misfit”, un disadattato, come c’è scritto sulla sua maglietta (misfits è anche il nome di una delle squadre di videogamers più popolari). Si entusiasma soltanto quando inizia a giocare a Fortnite, il videogioco più popolare del momento, perché consente di fare battaglie spettacolari con anche cento giocatori contemporaneamente in rete. Battaglie reali.
Griffin, che combatte con il nome d’arte "Sceptic", è un talento, e un giorno di nove mesi fa si trova ad affrontare uno dei campioni di Fortnite. E lo batte. Per la felicità carica il video su YouTube ed è subito un successo. Lo guardano in 7 milioni e mezzo di persone. Griffin insiste, inizia a vincere partite, diventa una star anche su Twitch, la piattaforma di Amazon per la dirette dei videogame. Risultato numero uno: arrivano i primi soldi e la famiglia assume un contabile per tenere i conti e gestire la neonata società Sceptic Gaming. Risultato numero due: lui smette di frequentare la scuola per continuare a farla online, non perché non voglia studiare (non esclude di fare l’università per dire); ma, spiegano i suoi genitori, era difficile essere “Griffin il timido” a scuola e “Sceptic il campione” a casa. Era uno sdoppiamento della personalità pericoloso. Risultato numero tre: quando supera i primi centomila followers annuncia che farà decidere ai fans il colore dei suoi capelli. E vince il blu azzurrino da maghetto delle favole.
Oggi il suo canale YouTube fa oltre un milione di iscritti e ha superato quota 70 milioni di visualizzazioni per i video che Sceptic carica quasi ogni giorno. In un documentario girato con un certa fretta sulla sua vita intitolato “A Misfit Story, storia di un disadattato”, lui dice: è come se fosse il mio lavoro, vediamo cosa succede. Il papà aggiunge, rivolto ai genitori del resto del mondo: se i vostri figli hanno una passione per i videogame, non puniteli ma trattatela come se fosse uno sport.
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