Per parlare del mio 2018 vorrei prima raccontare in breve il mio pre-2018 che sicuramente ha del curioso e utile per i giovani che come me che vogliono mettersi in gioco. Dopo aver maturato diverse esperienze in ambito imprenditoriale ed aver conosciuto tante realtà, ero sempre più convinto che i giovani fossero la reale chiave di svolta per lo sviluppo esponenziale di un Paese.
L’obiettivo che mi ero preposto tra il 2016 ed il 2017 era quello di dare adito alla mia convinzione e renderla reale e concreta. Dovevo fare in modo che quello su cui credevo potesse essere credibile e condivisibile.
Per fare questo, il solo bagaglio di esperienze non poteva bastare. Decisi quindi di rendere “operativa” la mia convinzione e creai Startup Super School, un programma di accelerazione imprenditoriale per giovani studenti di scuole ed università, under 25.
Una volta lanciato, nel febbraio del 2016, mi accorsi che, nonostante il coinvolgimento di centinaia di giovani, non stavo ancora riuscendo a rendere credibile e condivisibile la mia convinzione. Sapevo che avevo bisogno di qualcuno che potesse comprovare il lavoro che volevo portare avanti con il mio team. Qualcuno che avesse potuto contribuire alla crescita della mia e nostra credibilità. Serviva il supporto di qualcuno che nell’ambito dell’istruzione e dell’innovazione sociale avesse già una storia da raccontare, con tanto di risultati e reale credibilità maturata negli anni.
Mi vennero in mente tre nomi:
● Ministero dell’Istruzione Università e Ricerca
● Commissione Europea
● Nazioni Unite
Nomi a mio parere totalmente inarrivabili che non avrebbero mai ascoltato i miei “desideri”. Una cosa talmente difficile da lasciar perdere…
NO!
Decisi di portare avanti il mio lavoro e quello del mio team con moltissima dedizione e sacrificio,
raggiungendo più studenti con il nostro programma di accelerazione. Volevo creare un impatto sociale tale da poter essere ascoltato con convinzione dai tre nomi.
Incominciai inoltre a girare tanto, andavo dappertutto. Tutti gli eventi e le “situazioni” che potevano relazionarsi all’ambito di mio interesse le seguivo di persona. Conoscevo molte persone ed allargavo il mio network. Poi, i frutti, conobbi chi volevo conoscere e gli parlai della mia convinzione riguardo i giovani oltre che di Startup Super School, convincendolo.
Ero finalmente riuscito nel mio intento. Da metà del 2017 Startup Super School conta due coalizioni importanti: una con il MIUR, chiamata Coalizione Nazionale per l’Imprenditorialità dove l’obiettivo è di insegnare l’approccio ed il mindset imprenditoriale agli studenti delle scuole italiane, la seconda con la Commissione Europea, chiamata Digital Skills and Jobs Coalition, dove l’obiettivo è quello di divulgare in Europa le skill digitali e l’approccio al lavoro grazie ad esse. Inoltre Startup Super School è stata selezionata come membro di United Nations SDSN Youth per supportare le Nazioni Unite nel raggiungimento, al 2030, del quarto degli SDGs (Sustainable Development Goals), Quality Education, per lo sviluppo sostenibile dei giovani nel mondo.
Ero felice perché in molti mi iniziarono a contattare per avermi come relatore riguardo tematiche come “imprenditorialità giovanile” e “futuro dei giovani nel mondo del lavoro”. Non stavo più nella pelle quando ebbi la possibilità di relazionare in sede del TEDxSiena, della Global Entrepreneurship Week, a Maastricht, e del Parlamento Europeo, a Bruxelles.
In tantissimi incominciarono a contattarmi ringraziandomi di rappresentare la “voce della speranza” dei giovani italiani o di essere un “punto di riferimento” per i giovani che vogliono iniziare un’avventura imprenditoriale. Questo sarà per me la base da cui partire per l’avventura del 2018. Il mio obiettivo principale sarà quello di confermare le belle parole delle tante persone che credono in me e quindi porterò, sempre con più convinzione, il mio pensiero avanti. Mi batterò affinché si capisca che i giovani possono realmente fare la differenza.
Tenterò di coinvolgere più entità e personaggi importanti per supportarmi in questa “marcia per il diritto dei giovani di essere considerati”. Sarebbe incredibile poter coinvolgere il Papa in un progetto di educazione all’imprenditorialità sociale come motivatore ed insegnante di vita, per esempio, ma non sarà facile.
Ad accompagnare il mio percorso ci sarà sempre Startup Super School ed il mio fantastico team che darà la possibilità di continuo a tanti giovani sognatori di poter realizzare le proprie idee e poter credere in se stessi, presto con una grande svolta che non posso ancora dire.
Inoltre, collaborando a stretto contatto con il Ministero dell’Istruzione, sono più che convinto che il 2018 può essere l’anno giusto in cui gli studenti avranno la reale possibilità di “toccare con mano” cosa significa approccio imprenditoriale, cosa significa potersi esprimere perché le scuole potranno seguire delle linee guida in merito. Ci sarà un’evoluzione in meglio dell’Alternanza Scuola-Lavoro, perché, per la prima volta, gli studenti potranno segnalare il loro operato nei progetto ove coinvolti e le scuole potranno monitorarlo.
Sono convinto di questo anche per quanto riguarda il panorama Europeo che, come il nostro Paese, straripa di giovani che non cessano mai di pensare.
La continua nascita e crescita di nuove tecnologie e del digitale ci porterà a formarci in continuazione e a dover stare al passo coi tempi. Questo ci darà un vantaggio non indifferente, la creazione di posti di lavoro per nuove professioni. L’unica cosa da fare è essere furbi e capire di cosa il mercato del lavoro ha bisogno e fissare un obiettivo da raggiungere in merito alle nostre competenze.
Concludo dicendo che: “il mondo dell’imprenditorialità e del lavoro non sembra essere un posto bello né tantomeno divertente ma può essere un posto giovane ed i giovani sono i primi a capire il trucco di un prestigiatore perché pensano senza filtri…”.
Basta solo crederci e credere in se stessi. Io ci credo ed è per questo che il mio 2018 sarà di nuovo all’insegna dell’imprenditorialità giovanile e del digitale.