Per chi è sempre connesso con lo smartphone vivere in Italia è molto conveniente. Almeno questo è quello che racconta una ricerca di Cable.co.uk che ha messo a confronto il prezzo medio di un giga di dati da utilizzare via mobile. Solo gli indiani (0,26 dollari) e i russi (0,91 dollari), tra i grandi del mondo, spendono meno degli italiani (1,73 dollari).
E se vi sembra comunque tanto sappiate che gli svizzeri, ad esempio, pagano una cifra quasi venti volte superiore (20,22 dollari). Ma loro, come sappiamo, guadagnano più di noi e il costo della vita a Berna o Ginevra è mediamente più alto. Una comparazione più interessante allora possiamo farla con i cugini francesi (2,99 dollari) e spagnoli (3,79 dollari) o con altri cittadini europei come i tedeschi (6,96 dollari) e, in attesa della Brexit, gli inglesi (6,66 dollari). Stanno tutti peggio di noi.
Guardando il riassunto grafico di Statista è impressionante vedere come la tendenza generale sia diversa da quella che viviamo in Italia. Negli Stati Uniti e in Canada si superano i 12 dollari e anche i cinesi, costretti a districarsi tra tariffe medie che stanno di poco sotto ai 10 dollari, non se la passano meglio. Spicca poi il caso della Corea del Sud che, pur avendo una rete mobile eccezionale, registra costi quindici volte superiori all’Italia.
Oltre all’India, medaglia d’oro di questa particolare classifica, salgono sul podio anche altri due paesi asiatici: Kirghizistan (0,27 dollari) e Kazakistan (0,49 dollari). Dall’altro capo della lista, invece, c’è lo Zimbabwe dove un gigabye di dati mobile costa poco più di 75 dollari. Ovvero ben 289 volte di più che a Nuova Delhi o a Calcutta.
I numeri dell'Italia
La società inglese, che collabora con le maggiori istituzioni e con le principali testate della Gran Bretagna, ha preso in considerazione 6.313 piani dati diffusi in 230 paesi. Per chi volesse saperne di più qui c’è una mappa interattiva che fornisce nel dettaglio le informazioni prese in esame, nazione per nazione.
Per quanto riguarda l’Italia, la rilevazione comprende 44 piani tariffari presenti nel mercato al 12 novembre dello scorso anno. Quello meno costoso è pari a 0,18 dollari mentre quello più oneroso è di 11,31 dollari. La media generale ci colloca in 31esima posizione con una spesa nettamente inferiore a quella di altre grandi potenze europee e mondiali.