Nato come idea tra i banchi dell’Università del Politecnico di Torino durante il corso di EcoDesign nel 2013, Felfil è un estrusore per stampanti 3D (è la parte da cui fuoriesce il filo che, strato su strato, realizza l’oggetto disegnato al computer), grazie al quale chiunque può preparare (in diversi colori e materiali) il filamento in casa partendo da scarti plastici, modelli mal riusciti, imballaggi e anche da pellet: con la possibilità di risparmiare fino all'80% sul costo delle bobine e contribuire a proteggere l’ambiente. A realizzarlo un team di eco-designer composto da Fabrizio Pasquero, Fabrizio Mesiano, Alessandro Severini e Marzia Doro.
Dalla Maker Faire all’incubatore di imprese I3P di Torino
I primi riconoscimento del progetto risalgono alla Maker Faire Rome 2014, con il premio Maker of Merit. Nello stesso anno Felfil è stato selezionato tra i progetti di Treatabit, il programma di accelerazione di I3P, l’incubatore d’impresa del Politecnico di Torino, grazie al quale il team ha accelerato lo sviluppo del secondo prototipo dell’estrusore di filamento: Felfil Evo.
La versione evoluta dell’estrusore ha sostituito il termostato con una scheda Arduino, la struttura in legno con una in alluminio e plexiglas, l’ugello di metallo con quello di ottone e si adegua agli standard di sicurezza. Nel 2015 poi la campagna di crowdfunding su Kickstarter nel 2015 (Felfil è stato uno dei primi progetti italiani a lanciarsi sulla piattaforma internazionale). Considerata una delle migliori campagne italiane di crowdfunding per quegli anni, Felfil e Felfil Evo hanno raggiunto quasi 45 mila euro in 30 giorni per un totale di 168 backers.
Nel 2016 nasce la srl
Seguendo la coda lunga del successo il prodotto viene inserito in modalità prevendita su Indiegogo. Nel 2016 si costituisce l’azienda, che, diventata a tutti gli effetti una srl, apre una campagna di equity crowdfunding (risorse contro quote) sulla piattaforma Mamacrowd. L'iniziativa riscuote un buon successo e si conclude a marzo 2017, dopo cinque mesi e con un aumento di capitale di 120 mila euro.
L’incremento della produzione permette la chiusura della fase di preordine garantendo il prodotto in pronta consegna in tutto il mondo. A fine anno l’azienda vince il primo premio italiano di OPEN Maker per lo sviluppo di un nuovo progetto della gamma dei prodotti Felfil: un trituratore domestico per plastiche.