Convertire la potenza dei fulmini in energia utile per l’alimentazione dell’impianto di casa. Il progetto si chiama "Lightnings as power source" ed è stato sviluppato da Decoilers, un team composto da Fabio Costa, Matteo Pignataro e Zilong Cai, tre ragazzi della VA Informatica dell’ITIS Cannizzaro di Rho (Milano). C’erano anche loro alla Maker Faire Rome 2018. “Tutti hanno paura dei fulmini - ha detto Fabio, dallo stand del Padiglione 6 della Fiera di Roma - non è possibile che non ci sia un modo per utilizzarli”. Il progetto di Decoilers, ha ribadito “c’è, è un prototipo funzionante e spero di avere i fondi in tre anni e le conoscenze adeguate per poter sviluppare un prototipo su scala reale, funzionante”.
Fan di Nikola Tesla
“La passione per l'elettronica mi ha portato a realizzare questo sistema - ha detto invece Matteo Pignataro - in particolare sono un grande fan di Nikola Tesla e per questo ho creato una bobina di Tesla che ho utilizzato per convertire l’energia”.
Come funziona
Il progetto ha l’obiettivo di utilizzare l'energia di un fulmine per scopi domestici. Il prototipo, servendosi di una simulazione in scala del fenomeno naturale, tramite un circuito risonante di tipo spark gap, trasforma l'energia in un campo elettromagnetico variabile. Questo campo può essere utilizzato per indurre una corrente all'interno di un cavo chiamato secondario. A questo punto, con una serie di regolazioni è possibile utilizzare l'energia di un fulmine per l'alimentazione di oggetti casalinghi.