Nato da un progetto di tesi magistrale in Design Sistemico per il Politecnico di Torino, è uno strumento domestico che ricicla la carta normalmente prodotta in casa e ne produce di nuova, Tutto cercando anche di rendere più consapevoli e coinvolgere gli utenti nel processo di riciclo, valorizzando il rifiuto e generando un nuovo prodotto.
Il dispositivo, al momento allo stadio di prototipo, si chiama Paper.o recycling paper machine e a svilupparlo sono state Valeria Bertaccini e Roberta Guadalupi. Lo strumento utilizza Arduino per il controllo delle parti meccaniche ed è interamente realizzato con materiali di recupero e di riciclo. Alla Maker Faire Rome 2018 il progetto si è aggiudicato due tag Maker of Merit.
Il riciclo della carta si fa in casa
“Questa macchina - ha spiegato proprio Roberta Guadalupi - è un prototipo per il riciclo della carta in casa. Funziona utilizzando gli scarti domestici della carta (riviste, giornali, cartoncini o anche packaging alimentari) e acqua, da cui si ottiene un nuovo foglio di carta.
“Vogliamo anche sensibilizzare gli utenti - ha aggiunto Roberta - su una nuova idea di rifiuto: che non è qualcosa da gettare, ma qualcosa che può essere riutilizzato all’interno dello stesso ambiente domestico”. Per Guadalupi “l’economia circolare è qualcosa a cui non si pul rinunciare. Dobbiamo puntare ad una nuova economia per la salvaguardia dell’ambiente”.
Acqua di rubinetto
Valeria Bertaccini ha sottolineato come la “macchina vuole essere un misto tra processo di riciclo manuale e industriale. Nel nostro caso abbiamo voluto portare questi 2 processi in un meccanismo che può entrare in casa”.
Si prendono gli scarti della carta, si aggiunge acqua di rubinetto “che può anche essere riutilizzata, si mette il composto in un tubo”, “e frulliamo tutto” in una sorta di Minipimer. “Il prodotto viene distribuito su un retino per creare il foglio, che verrà anche sottoposto a pressatura”.