10 agosto 1996. 21 anni fa, di questi tempi, veniva condiviso il primo mp3 ufficialmente piratato al mondo. Si trattava di Untill It Sleeps dei Metallica, dall’album Load. La storia dell’Mp3 è raccontata in un libro molto bello, uscito un anno fa in Italia con il titolo Free. L’autore è Stephen Witt, classe 1979, laurea in matematica e master in giornalismo alla Columbia.
Un aneddoto quello contenuto nel suo libro che forse tra tutti richiama la cultura underground a cui era relegata una tecnologia che oggi è il formato più diffuso di compressione audio. Alla fine le grandi rivoluzioni come questa sono nate da una manciata di persone. Prima che Apple con l’iPod trasformasse quella cultura underground in un business miliardario.
Come avvenne la condivisione del primo file piratato della storia della musica? Chi ha 30 anni o giù di come il sottoscritto ricorderà le chat dei canali Irc. Dei forum, o delle chat dove si poteva trovare davvero di tutto. Ma fino ad allora, fino a quell’agosto, era impossibile trovare della musica.
Poi nacque un canale. Si chiamava #mp3. “Ask to join in…” e si entrava in un mondo dove di parlava di questa nuova tecnologia di compressione audio. Una vera e propria sottocultura riunita in quella che si chiamava “La Scena” fatta di persone che si organizzavano in gruppi più o meno sfumati e i sottogruppi si sfidavano a chi diffondeva prima “questo o quel materiale piratato”. Qualunque tipo di materiale. Cominciarono i primi leak. Software e giochi soprattutto. Poi si cominciò a discutere di questo nuovo formato.
"La Scena" underground degli anni Novanta
“Il primo pirata di mp3 su scala industriale fu un membro della Scena che usava il nickname “NetFraCk””. Nel settembre 1996 venne intervistato da una newsletter (allora erano proprio come oggi, molto in voga) della Scena ed era distribuita per posta su un floppy disk. Settembre 1996.
- “AFT: Dicci qualcosa di questa nuova idea di teak. Tutti abbiamo visto gruppi che distribuivano utility e giochi. Ma musica? A chi è venuto in mente
- NFK: Ho pensato che doveva esserci un modo per pirata re anche la musica. Ma finora non era possibile tecnicamente. In passato il problema della pirateria musicale era lo spazio sull’Hd e l’unico modo di distribuzione era il formato Wav. Abbiamo eliminato il problema dello spazio. Usiamo un nuovo formato per comprimere la musica. Il formato mp3”.
Questa la conversazione che ha dato il via a tutto. Che in realtà era cominciato 20 giorni prima. Con quel primo leak. Un singolo dei Metallica. Sigolare che proprio i Metallica anni dopo avrebbero intentato una causa arcinota contro Napster, che gli mp3 li raccoglieva. La band metal fu tra i primi a puntare il dito contro il servizio di peer-to-peer, subito seguiti da DrDre, il produttore di Los Angeles tra i primi a lanciare 2Pac, Eminem e Snoop Dog. La storia finì che vinsero la battaglia, e Napster da lì a poco costretto a chiudere. Un epilogo fatto per mano del gruppo che aveva inaugurato l'mp3 sharing, suo malgrado.
Un altro mondo, difficile da comprendere per chi ha meno di 30 anni, ma forse anche per chi qualcuno in più. Erano gli anni in cui quel nuovo formato cominciava a crescere, con gli hard disk pieni di musica, i primi esperimenti di peer-to-peer, e quel senso di muoversi sul confine della legalità che forse oggi è difficile rivedere in quei termini. Alla fine solo 20 anni fa.