Internet, mon Amour - Cronache prima del crollo di ieri è firmato da Agnese Trocchi, social media strategist, scrittrice e artista digitale con anni di impegno nel mediattivismo. Il libro si presenta come una sorta di pentamerone in cui i protagonisti, sfuggendo alla Grande peste di Internet, si ritrovano in un luogo remoto e disconnesso tra le valli alpine. In ognuno dei giorni si raccontano storie, raggruppate nei temi: fuoricasa, relazioni, sex, truffe; chiudono il libro una ricreazione e un glossario.
Uno dei più grandi pregi di Internet, mon Amour è riuscire a rendere leggero il carattere, a tratti distopico, della critica tecnologica. In un periodo storico in cui la “dittatura del contesto” e del “così fan tutti” rende difficile, se non quasi impossibile, modificare comportamenti e abitudini sociali nel mondo digitale, allora l’unica alternativa possibile è cambiare noi stessi e le persone care. Questa può essere in estrema sintesi una delle chiavi di lettura del libro, rispetto a un progetto che il collettivo C.I.R.C.E persegue con estremo impegno da tempo.
Gli appuntamenti con C.I.R.C.E.
Il Centro Internazionale di Ricerca per le Convivialità Elettriche è un gruppo che riunisce figure interdisciplinari: filosofi, programmatrici, scrittrici, artisti ed educatori. Una delle principali attività consiste nel tenere laboratori di autodifesa digitale e pedagogia hacker, per diffondere l’informatica conviviale e la consapevolezza dell’avanzata delle tecnologie del dominio. Internet, mon Amour in buona parte nasce dalle esperienze raccolte durante questo percorso: truffe online, furti d’identità e di dati, revenge porn, odio digitale, rapporti familiari e aziendali nel mondo digitale e tanto altro.
Questo bagaglio è stato tradotto in storie semplici e dirette, mettendo a corredo una serie di informazioni e spiegazioni tecniche, bene o male facilmente comprensibili. In questo senso, Internet, mon Amour si presta a essere un libro adatto sia a chi è a digiuno dell’argomento che al più sfegatato dei tecno-entusiasti.
Consulta liberamente il libro online
C’è una riflessione teorica e pratica che si rivolge alla comprensione degli automatismi cognitivi, specialmente quelli che avvengono nelle interazioni uomo-macchina e generano dinamiche che sempre più prevedono la possibilità di non dover scegliere. Questa contraddizione in termini descrive al meglio l’ambiguità socio-politica dell’interconnessione tecnologica tra individui e dispositivi digitali. Una relazione, contraddittoria e ambigua, che spinge a riflessioni critiche fondamentali: quali sono gli effetti delle Megamacchine nel mondo digitale? Cosa rimane della libertà nella società governata dagli algoritmi e dalle grandi corporazioni? Come ci si può difendere?
Una risposta certa è che attraverso la consapevolezza si possono iniziare a usare strumenti diversi, dai social media ai software, fino ai sistemi operativi. Internet, mon Amour suggerisce di farne una questione politica generale, non solo individuale, per provare a uscire dagli sche[r]mi del quotidiano, spesso condizionati dalle governance aziendali delle piattaforme digitali e quindi dai dispositivi cui siamo sempre connessi.
L’esempio di Mastodon, social network alternativo fuori dalle logiche commerciali
Internet, mon Amour è aperto e in divenire, può essere arricchito con nuove storie; c’è un superamento del tradizionale libro, non importa se cartaceo o digitale, in quanto l’intero testo è stato reso integralmente disponibile a questo indirizzo, prima della distribuzione in libreria.
Tutto è quindi consultabile online, ma il vero punto di forza è nel sistema di citazione, il “copia-incolla”, che viene gestito col sistema FLOshare, interamente basato su free software. In parole povere, si cerca di salvaguardare il lavoro degli autori, restituendo sempre un backlink attivo: attivando ad esempio un pulsante di condivisione via FLOshare su Twitter, resterà comunque un collegamento al testo originario, con la menzione dell'autore e la licenza del contenuto.
Internet Mon Amour è un meraviglioso esempio di libro sviluppato e distribuito attraverso un percorso conviviale e con strumenti informatici appropriati, di cui il sistema Vulgo-FLOshare rappresenta la parte più tecnica e, allo stesso tempo, letteraria: il metodo è il contenuto.