Tra tante emergenze, consoliamoci con le stime sulla crescita. Le news di oggi

Tra tante emergenze, consoliamoci con le stime sulla crescita. Le news di oggi

La siccità resta secondo noi il tema più importante della giornata. Un’emergenza nazionale: l’Italia è assetata, e i meteorologi avvertono chi sperava nelle piogge arrivate in queste ore che nemmeno se diluviasse per un mese di fila la situazione nell’immediato cambierebbe. Dalle Regioni cominciano a giungere le richieste al governo di proclamare lo stato di calamità: la Calabria lo ha già fatto, la Sicilia sta preparando il dossier, altre amministrazioni regionali seguiranno. In venti Comuni attorno a Roma l’acqua è già razionata, e la stessa sorte potrebbe toccare alla capitale mentre Regione e Acea litigano rimpallandosi le responsabilità. La sindaca Raggi definisce i turni inaccettabili ma senza proporre alternative al lago di Bracciano. 

Un’altra sindaca del Movimento 5 stelle, Sabrina Anselmo, di Anguillara Sabbazia, l’accusa di non essere mai intervenuta alle riunioni sullo sfruttamento del lago e di non aver inviato nessun rappresentante del Campidoglio. Intanto il Vaticano chiude tutte le fontane, comprese quelle di piazza San Pietro. Al tema della siccità si collegano gli incendi che anche oggi hanno imperversato sul territorio riarso. Il più minaccioso, in Molise, ha assediato la fabbrica della Fiat a Termoli tanto da costringere a fermare la produzione e a evacuare lo stabilimento. Un tratto di una ventina di chilometri dell’A14 è stato chiuso per il fumo.

Una notizia importante per l’economia viene da Washington: il Fondo monetario internazionale rivede al rialzo di 0,5 punti le stime del Pil dell’Italia e prevede una crescita dell’1,3% per il 2017. Un dato incoraggiante secondo il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che richiama a “mettere in sicurezza questa fase positiva con un’azione di sistema".

Ma alla Conferenza degli ambasciatori nel pomeriggio alla Farnesina, il capo dello Stato tocca anche un altro tema scottante, i migranti. E lo fa con toni fermi nei confronti dell’Europa: “Ci aspettiamo risposte, non battute. Le facezie sono inadeguate alla gravità della situazione”. Domina sui fatti dell’economia anche la vicenda Telecom. Il Cda riunito a Roma per dare un nuovo assetto di vertice alla società dopo l’uscita dell’ad Cattaneo. Un cambiamento che piace alla Borsa, e fa volare il titolo Tim a +3,82%. Segnaliamo anche la crescita del mercato del digitale, pronto ad assorbire 85.000 specialisti, e il ritorno della Grecia sui mercati. Dopo tre anni di esilio, Atene riprenderà da domani l’emissione dei titoli di Stato.

Molti i fatti dall’estero. Il più importante, secondo noi, è l’ammissione di Jared Kushner, il genero e consigliere di Donald Trump, su quattro suoi incontri con emissari russi durante la campagna elettorale. Kushner, che nelle prossime ore sarà sentito dalle commissioni d’inchiesta del Senato e della Camera dei rappresentanti sul Russiagate, ovviamente nega ogni cospirazione per favorire la campagna presidenziale di Trump. Ma la sua rivelazione pare un gioco d’anticipo sulle spinose audizioni che lo attendono. Una notizia triste è la dolorosa rinuncia dei genitori di Charlie Gard alle cure negli Usa. Hanno deciso di arrendersi alla malattia inguaribile del loro bambino: “Lo lasceremo andare con gli angeli”, hanno detto tra le lacrime. In Polonia il veto del presidente blocca le due leggi del governo conservatore che avrebbero minato l’indipendenza della magistratura.

Sul fronte della cronaca, il Consiglio di Stato dà via libera al Parco archeologico del Colosseo e alla nomina di un direttore straniero. Accolto il ricorso del ministero dei Beni culturali, che la spunta così al secondo round mentre viene sconfitto il Comune di Roma dopo aver vinto in prima istanza dal Tar del Lazio. Mettiamo in prima pagina anche un’altra decisione giudiziaria, che riguarda il mondo della musica: Il Tribunale dà ragione a Fedez e impone ai promoter di pagare i diritti a Soundreef invece che alla Siae.

La politica, infine: si aprono spiragli di dialogo nel Centrosinistra. Pisapia dice che il Pd non è il nemico, Richetti gli risponde che le porte per lui sono aperte.