E’ morto Paolo Villaggio, davvero stavolta purtroppo. Per Twitter era morto tante altre volte. Il tweet del cretino di turno “è morto Paolo Villaggio” era diventato una consuetudine, una battuta idiota. Una fake news prima della post-verità. La cosa partiva da Twitter e qualche volta ci siamo cascati anche noi giornalisti.
Nel 2011 i colleghi di un grande agenzia di stampa per qualche minuto avevano pubblicato su Facebook un post in cui si diceva che “ltalia intera piangeva” la scomparsa dall’attore. Stavolta è vero. E i social sono invasi di ricordi commossi. Chi ha più di 40 anni è cresciuto con Fracchia e Fantozzi. E per tutti gli altri il web contribuisce a renderne immortale il lavoro. Se andate su YuuTube trovate decine di clip con alcune delle sue gag più esilaranti. Ci sono 36mila video da sfogliare.
Il resto della giornata.
La politica segue i due fronti quello Renzi-Pisapia in vista della direzione PD di giovedì; e quello Salvini-Berlusconi in vista della manifestazione della Lega del 16 luglio.
Per gli esteri da seguire la questione delle isole contese fra Usa e Cina con Trump che manda unità di guerra verso l’Isola di Tritone, nelle Paracel, che la Cina occupa dal 1974.
Inizia iter parlamentare del decreto di salvataggio delle banche venete. Dopo 8 mesi i dati sul lavoro non sono buoni, una inversione di tendenza che preoccupa, mentre il mercato dell’auto continua a tirare.