Nella riunione di stamani siamo ripartiti dalla politica e non poteva essere diversamente. Cosa possiamo dedurre dal risultato del voto per le comunali? La frenata del M5S, la tenuta del centrosinistra (“Certamente c’è un elemento politico”, ha detto Matteo Renzi, “il Pd è il partito che ha eletto più sindaci al primo turno: ed è il partito che manda più candidati al ballottaggio”), ma è soprattutto la leadership del centrodestra che terrà banco nei prossimi giorni. Sarà ancora Berlusconi a dare le carte? O è arrivato il momento di Matteo Salvini? Che chance avrebbe un centrodestra unito alle politiche? Su questi temi lavorerà la redazione politica, e non solo.
In riunione abbiamo deciso di applicare il fact-checking all’analisi di Silvio Berlusconi: “Forza Italia si conferma nettamente come il primo partito del centrodestra, sia per numero totale di voti, sia come radicamento territoriale diffuso in modo omogeneo su tutto il territorio nazionale”. Verificheremo i dati e vedremo se l’ex cavaliere avrà semaforo rosso o verde sulle sue dichiarazioni.
Massima attenzione anche sulla commissione Affari costituzionali della Camera che oggi si riunisce sulla legge elettorale. Un incontro importante per capire che vento tira, se il risultato del voto rianimerà la voglia di trovare un sistema condiviso, se il modello tedesco è definitivamente tramontato dopo il fallimento del “patto dei quattro” o se ci sono ancora margini di manovra.
Abbondante (e preoccupante) il menù della politica estera con Russia e Usa sugli scudi. La Commissione intelligence del Senato ascolterà oggi la testimonianza del ministro della Giustizia americano Sessions sui suoi rapporti con Mosca che sarebbero avvenuti fuori dai canali ufficiali, quindi irregolarmente. Sempre su questo fronte si rincorrono voci sulla volontà del presidente Trump di licenziare anche il procuratore Muller, mentre i giudici di San Francisco hanno di nuovo bocciato il bando anti-musulmani fortissimamente voluto da Trump. Sul fronte russo seguiremo la nuova ondata repressiva di Putin dopo le manifestazioni di ieri che hanno portato in carcere per la seconda volta il leader dell’opposizione Alexey Navalny.
Sul fronte economico tre temi caldi: Alitalia, con l’incontro sindacati-azienda, le banche, con i cda delle venete e Intesa, e la manovra all’esame della Commissione bilancio del Senato. Un focus particolare sulla fine del roaming, processo iniziato una decina di anni fa. Da giovedì prossimo sarà abolito nella Ue: Bruxelles lo considera il primo tassello della realizzazione di un “mercato unico digitale”.