Partiamo dall’inizio. Quando si parla di “smart home” si dipinge di solito una casa dotata di prodotti connessi alla rete tramite, ad esempio, wi-fi o bluetooth. Oggetti che servono per facilitare alcune azioni che siamo soliti fare manualmente spostandoci tra i vari ambienti: regolare l’illuminazione e la temperatura, gestire gli apparecchi di della sicurezza, avviare o spegnere tutte quelle tecnologie che servono per svagarci o intrattenerci. Operazioni che, in questo caso, potranno essere effettuate da remoto, con comodità, tramite l’uso di uno smartphone, di un tablet o di un pc.
Gli italiani conoscono il significato di smart home?
L’ultima ricerca Doxa (fine 2017) ha sottolineato come gli italiani non abbiano ancora una grande familiarità con il concetto di “casa intelligente”. Il 45% degli intervistati, se vogliamo prendere il dato più allarmante, non ne ha neanche mai sentito parlare. Eppure, all’interno del restante 55%, si legge che due individui su tre hanno confermato di aver acquistato e di usare almeno una tecnologia volta a ottimizzare la gestione della sicurezza della casa. Ed è questo il trend che, nei prossimi mesi, potrebbe crescere notevolmente.
L’avvento degli assistenti vocali
Questi numeri, del resto, sono destinati a cambiare anche grazie all’esplosione di interesse che in Italia, negli ultimi mesi, si sta avendo per gli assistenti vocali come Alexa, Siri, Cortana e Google Assistent. L’assistente virtuale di Amazon, ad esempio, la cui voce fuoriesce da alcuni dispositivi personalizzati della linea Echo, è stato uno dei regali, nel settore tecnologia, più gettonati del Natale. E il motivo è molto semplice: oltre a rappresentare un forte elemento di curiosità, tramite Alexa è possibile davvero impostare la propria giornata in una maniera più efficiente e coinvolgente. Ognuno di noi, ad esempio, può ascoltare le notizie più recenti o conoscere le ultimissime previsioni del tempo o le condizioni del traffico mentre fa colazione o si lava i denti.
Ma tramite questo tipo di device si ha anche la possibilità di accendere o spegnere le luci, regolare la temperatura dei termostati, gestire playlist musicali, agende, sveglie o timer. Ultime da citare, ma non meno importanti, ci sono le ormai abitudinarie funzioni di messaggistica e di chiamata. Quella che si ha in casa è una vera intelligenza artificiale configurabile, in maniera semplicissima, partendo da una semplice app.
I modelli Echo e la possibilità di sviluppo
I vari modelli proposti da Amazon Echo, oltre ad incontrare gusti estetici differenti, hanno in dotazione un numero variabile di microfoni per ascoltare i comandi e diffondere suoni e canzoni. Una scelta, insomma, che vuole avvicinarsi ai vari bisogni e necessità di ogni singolo utente. Tra le singolarità proposte da Echo, però, spicca la possibilità di comunicare da una stanza all’altra della propria casa attraverso i diffusori connessi, evitando urla e permettendo, quindi, dialoghi “allargati”. Questo è possibile grazie a una tecnologia che viene chiamata Drop In. Oltre a tutto ciò, per chi è abituato a smanettare, sarà utile sapere che, all’interno dell’applicazione di Alexa, ci sono una serie di servizi, chiamati Skill, che permettono di personalizzare ancor di più il dispositivo rendendolo sempre più unico e “su misura”.
Gli oggetti smart
Tra le principali offerte di prodotti intelligenti da installare a casa ci sono quelli nati dalla collaborazione tra Eni Gas e Luce e Hive, uno dei leader mondiali in ambito smart home. Questi strumenti, dialogando tra loro, possono rendere la casa efficiente permettendo all’utente di conservare un controllo a 360° di quello che succede all’interno delle mura domestiche. Presto queste tecnologie diventeranno sempre più familiari perché aiuteranno le persone a migliorare la qualità della loro vita e la sicurezza delle loro abitazioni, ottimizzando i consumi energetici e garantendo livelli di comfort sempre più elevati. Il modo più facile per risparmiare tempo, stress e denaro. E, perché no, anche per divertirsi.