di Giancarlo Dall'Ara
Milano, 12 mar. - Cinque milioni di arrivi di turisti cinesi ogni anno da oggi al 2020. E’ questo l’obiettivo ambizioso della Francia. Dico subito che mi piace questo parlare chiaro da parte del nostro concorrente numero uno. Francamente non credo che sia un obiettivo facilmente raggiungibile, ma in prospettiva non mi pare un traguardo impossibile; in ogni caso l’aspetto più interessante va oltre il dato quantitativo, ed è nella visione che le Istituzioni francesi, il Ministero e l’Ente Nazionale del Turismo (Atout-France), mostrano di essersi dati nei confronti del mercato cinese, tuttaltro che sottovalutato, come continua purtroppo ad accadere da noi.
Non è la prima volta che i Ministero francese afferma di puntare a questo traguardo, era successo anche un anno fa; l’obiettivo era poi stato ribadito a gennaio di quest’anno dal Ministro del turismo, Manuel Valls, e pochi giorni è stato riconfermato dal responsabile di Atout-France per la Cina, dunque non può essere solo una boutade, anche se è evidente che dichiarare questi traguardi fa automaticamente crescere l’interesse da parte dei cinesi.
L’Italia quest’anno potrebbe vedere arrivare circa 1.700 mila cinesi, in parte grazie ad EXPO. Se questa stima sarà raggiunta sarà la conferma che anche noi abbiamo le stesse possibilità della Francia di fare del turismo cinese una “grande realtà”, ed anzi l’occasione storica di rilancio internazionale del nostro Paese. Per tutto questo però, manca ancora una visione strategica, condivisa.
12 marzo 2015