Shanghai, 25 giu. – Una presenza italiana importante quest’anno al Festival della tv e del cinema a Shanghai. Molteplici i risultati concreti che determinano con segno nettamente positivo il bilancio di questa missione di ANICA, che ha concluso la seconda parte della missione "IN&OUT - Movie Up" voluta dalla Regione Lazio per incentivare le coproduzioni del nostro sistema audiovisivo con la Cina e, insieme a ITA (Italian Trade Agency), ha organizzato lo stand di riferimento della Tv e Cinema italiano. Presenza storica a Shanghai e di importante successo, il “Focus sul Cinema Italiano” organizzato da Istituto Luce – Cinecittà, con otto nuovi film all’interno del programma del Festival cinese.
“Sono fiero e felice – dice ad AgiChina Andrea Cicini , responsabile del desk Anica in Cina - che finalmente a Shanghai sia è siglato l'accordo con il circuito cinese di sale del gruppo Lumière Pavilion, che dal prossimo luglio porterà in un tour promozionale e commerciale, in diverse importanti città cinesi come Chongqing, Chengdu, Xi'an, Hangzhou, Nanjing, oltre che Pechino e Shanghai, 10 film italiani di recente produzione, da qui alla fine dell'anno". Il progetto ideato dal desk Anica in Cina e fortemente appoggiato e sostenuto dal presidente Riccardo Tozzi: "un precursore che da anni vede la Cina come mercato di massima importanza per l’industria cinematografica audiovisiva italiana. Oggi ci sono in Cina circa 25mila schermi, e circa 7 -8 milioni sono gli spettatori cinesi che nel week-end amano andare al cinema. Un numero da tenere ben a mente come opportunità per la nostra industria e sistema Paese. Il cinema oggi rappresenta il volano assoluto per la promozione dell’ Italia e tutte le sue eccellenze”.
A supporto di questa rassegna, organizzata per la prima volta nelle sale commerciali cinesi, il Desk Anica attivo a Pechino fin dal 2013, organizzerà di concerto con il circuito Lumière una serie di eventi e incontri con la stampa che daranno impulso anche ai progetti di coproduzione sviluppati nei due forum dedicati che si sono svolti prima a Pechino (in aprile) e ora a Shanghai aggiunge Cicini. Un ulteriore importante accordo, è stato poi firmato con l’innovativo gruppo leading digital post, Studio di Post Produzione e Formazione New Talents unico nel suo genere in CINA.
"Alta qualità internazionale, professionalità e dinamicità, sono questi i presupposti su cui si cercherà di creare un ponte tra Italia e Cina anche per la formazioni di nuovi talenti italiani nel mercato cinese, creando anche un hub di incontro per la Post Produzione per le nuove co-produzioni e non solo. L’Italia vanta nella Sua industria Audiovisiva anche una forte e riconosciuta professionalità nella post produzione audio e video, realizzazione di musiche e colonne sonore che nel tempo sono ancora impresse nel cuore degli spettatori e continuano a far emozionare. I Cinesi cercano queste emozioni!” dice Andrea Cicini.
Da non sottovalutare sono gli importanti sviluppi che si sono avuti anche nel settore dell’animazione, industria fiorente tra i due paesi. L’Italia di fatto vanta una forte creatività e qualità dei contenuti, elementi di fondamentale interesse per la crescita dell’industria interna cinese, che cerca di decentrare lo sguardo dal mercato USA, puntando sempre più all’Europa.
Altrettanto importante per il nostro cinema si annuncia il progetto "Bridging the Dragon" che coinvolge tutto il cinema europeo e che, dopo il lancio a Berlino e Cannes, ha preso il via proprio nel quadro del Festival di Shanghai. "Bridging the Dragon" è un laboratorio di progetti di coproduzione che permette a 10 progetti (per l'Europa ci sono grandi gruppi come la Zentropa di Lars von Trier) di affinarsi e diventare concreti mediante un laboratorio di sviluppo delle storie che si è avviato in Cina e avrà il prossimo appuntamento al festival di Locarno dal 4 al 7 agosto. Tra i "tutors" del primo round, un ospite d'eccezione come Shu Huan (lo sceneggiatore del maggiore blockbuster cinese degli ultimi anni, "Lost In Thailand") e l'italiano Gino Ventriglia che è anche co-sceneggiatore di "Everlasting Moments" di Maurizio Sciarra, uno dei primi film di coproduzione tra Italia e Cina che prenderanno il via a breve.
L'evento di "Bridging the Dragon", sostenuto per l'Italia dal MiBact e da ANICA, che si candida a esserne il terminale italiano, è stato sviluppato con la collaborazione del Torino Film Lab ed è stato ospitato a Shanghai dal Media Hub D-Hive. Obiettivo dichiarato: aiutare i progetti selezionati a migliorare il loro potenziale in entrambi i mercati (Cina ed Europa) e favorire i legami tra professionisti in modo tale da incoraggiare la realizzazione dei film. "Bridging the Dragon" è sostenuto da numerose istituzioni nazionali ed è supportato dal programma Europa Creativa dell'Unione Europea. "Per il nostro cinema - dice Giorgio Gosetti, membro italiano del Board of Advisors di "Bridging the Dragon" in quanto coordinatore del Progetto Cina di Anica - si tratta di un'occasione fondamentale per partecipare a una strategia comune delle cinematografie europee nel dialogo con il maggiore mercato mondiale del momento. L'attenzione delle istituzioni cinesi per la cultura e l'industria italiana, unita alla forza del prodotto europeo che il pubblico asiatico sta cominciando solo ora a scoprire con passione, possono dare un grande impulso ai nostri autori e produttori in una cornice finalmente internazionale e quindi più efficace. In questo senso penso che l'impegno di Anica e la sensibilità dimostrata dal nostro Ministero che ha voluto essere tra i fondatori dell'iniziativa, siano degli ottimi segnali".
25 giugno 2015
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