WOJTYLA: POLTAWSKA, KAROL E IO COME FRANCESCO E CHIARA
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WOJTYLA: POLTAWSKA, KAROL E IO COME FRANCESCO E CHIARA

WOJTYLA: POLTAWSKA, KAROL E IO COME FRANCESCO E CHIARA

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(AGI) - CdV - L'amicizia fra Karol Wojtyla e Wanda Poltawska,per la quale l'allora arcivescovo di Cracovia chiese unmiracolo a Padre Pio, "puo' essere paragonata alla relazionefra S. Francesco e S. Chiara". E' la stessa psichiatra polaccaa proporre questa interpretazione di un sodalizio durato oltre50 anni e raccontato dalla donna, oggi ultraottuagenaria, nellibro 'Gli esercizi spirituali nelle Beskidy', che raccoglieuna corrispondenza copiosa e ininterrotta (Giovanni Paolo IIvolle scriverle anche all'indomani dell'elezione assicurandoche avrebbe trovato il tempo per continuare a farlo). Inun'intervista rilasciata al direttore della rivista 'TygodnikPowszechny', il sacerdote Adam Boniecki, la Poltawska esprimeinfatti la propria convinzione che sia corretto paragonare ilsuo rapporto con il papa polacco all'amicizia tra il Poverelloe la giovane ragazza di Assisi come aveva fatto un lettore delsettimanale in una lettera. Nell'intervista, la psichiatraafferma anche che le carte sono state lette dal postulatoredella causa di beatificazione di Wojtyla, padre Slawomir Oder,ed esaminate dalla commissione teologica della congregazioneper le cause dei Santi e respinge al mittente le critiche delcard. Stanislaw Dziwisz, per piu' di 40 anni segretario diWojtyla e oggi suo successore alla guida della chiesa diCracovia, secondo il quale le lettere non avrebbero dovutoessere pubblicate in quanto "troppo personali". Per laPoltawska e' invece Dziwisz a non aver reso giustizia al Papascomparso limitando alla sfera pubblica i ricordi affidati alvaticanista Gianfranco Svidercoschi per il libro "La mia vitacon Karol". "Io - spiega Poltawska - vorrei far conoscere laspiritualita' del Santo Padre mentre il cardinale preferiscetenere le emozioni per se stesso". .
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