La multinazionale si e' dimostrata sorda a tutti gli appelli e tentativi di mediazione. I clienti proprietari del modello lamentano guasti e difetti di fabbrica costati finora anche 4000 euro per ogni riparazione. L'associazione CODICI annuncia che la prima causa sara' a Roma, a seguire tutte le altre che verranno riunite
Il tira e molla e' durato per mesi. Poi piu' nulla, solo un'irritante indifferenza da parte del colosso NISSAN che non intende risarcire e quindi riparare ai guasti riscontrati in centinaia di esemplari del modello Qashqai 1600.
Come l'associazione CODICI ha piu' volte denunciato, tramite comunicati stampa e avvisi sul suo sito, in virtu' di numerose segnalazioni ricevute, l'impianto gpl e le valvole sono difettose e hanno provocato non pochi problemi.
Alcuni proprietari hanno dovuto sborsare di tasca propria dai 1000 fino ai 4000 euro per riparare il danno che appare un palese problema di progettazione del veicolo.
Nonostante gli iniziali segnali di apertura e manifestazioni di interesse a trovare la strada giusta per risarcire i clienti, la Nissan tramite l'ufficio Comunicazione ha iniziato a fare orecchie da mercante di fronte alle istanze dell'Associazione CODICI e a offrire rimborsi risibili.
"Ora basta. E' terminato il tempo delle chiacchiere, passiamo ai fatti - dichiara Ivano Giacomelli, Segretario Nazionale CODICI -. La nostra Associazione passa ai fatti annunciando che la prima causa presso il giudice di pace riguardera' un caso di Roma alla quale poi potranno essere unite tutte le altre che si apriranno nel resto d'Italia".
Roma 21 novembre 2014