Raccontare un musicista italiano e il suo pubblico per ripercorrere gli ultimi trent’anni del nostro Paese. Ma possono le canzoni raccontare la società? E può il percorso artistico di un musicista – nel nostro caso Luciano Ligabue – raccontare come eravamo e come siamo adesso? La musica popolare parla di noi, e spesso ci ritrae meglio di tanti saggi o studi sociologici. Parte da un’emozione, dal ritmo, in maniera viscerale. Una canzone può semplicemente rimanere legata a un momento particolare della nostra vita, darci felicità, amarezza o nostalgia nel ricordo. Addirittura “celebrare” un evento cruciale, diventare “rito”, nel senso più laico e bello del termine. Canzoni ed emozioni. Canzoni nello scorrere della vita personale ma anche sociale e politica. Canzoni e memoria. Memoria personale e memoria collettiva, nel duplice senso di memoria di un Paese e memoria di tante persone insieme. Perché Luciano Ligabue? Perché è un musicista italiano popolare; perché nei suoi concerti quando canta Non è tempo per noi, vengono proiettati sul maxischermo gli articoli della Costituzione italiana; perché quando canta Buonanotte all’Italia scorrono alle sue spalle i visi delle persone che hanno fatto qualcosa per questo Paese; perché quando finisce i concerti si rivolge al pubblico dicendo: “Vorrei augurare la buona notte / a tutti quelli che vivono in questo Paese / ma che non si sentono in affitto, / perché questo Paese è di chi lo abita / e non di chi lo governa”.
5 settembre 22:30 - Sala Darsena FUORI CONCORSO Niente Paura - Come siamo come eravamo e le canzoni di Luciano Ligabue di Piergiorgio Gay - Italia, 85'
v. o. italiano - s/t inglese
(documentario), Luciano Ligabue, Carlo Verdone, Fabio Volo, Paolo Rossi, Javier Zanetti