Oggi in Italia sono circa 40mila i Rom, Sinti e Caminanti che vivono nei campi, e il 40% per cento di loro ha meno di 14 anni d'eta'. Partono da questi dati le riflessioni dei senatori della 'Commissione straordinaria per la tutela e la promozione dei diritti umani', che ha diffuso il rapporto sulla condizione del popolo rom in Italia. Tuttavia, tiene a precisare il dossier, a oggi e' difficile conoscere la quantita' e l'ubicazione esatta dei campi e dei loro abitanti, poiche' molti insediamenti sono abusivi oppure resistono per poco tempo e 'fuggono' ai censimenti. In ogni caso i campi si concentrano principalmente nelle grandi citta': a Roma ne sono stati censiti oltre 100 (tra cui 7 villaggi autorizzati, 14 campi 'tollerati' e oltre 80 insediamenti abusivi: in questi spazi vivono 7.177 persone) e a Milano 45 (con una popolazione di circa 4.310 persone), cui si aggiungono i circa cento (con 2.300-3.100 persone) sparsi nella provincia. I campi consistono in roulotte, container o piccole baracche in lamiera o altri materiali di fortuna. In quelli non autorizzati manca l'acqua corrente, i sistemi fognari, l'illuminazione e il riscaldamento. Il risultato, sottolineano i senatori, sono "condizioni igieniche e sanitarie molto precarie". Secondo le stime dell''Opera Nomadi' citate nel rapporto, le comunita' dei Rom e Sinti "sono caratterizzate dalla presenza di un'alta percentuale di minori": il 60% ha meno di 18 anni d'eta', e di questi il 30 ha tra 0 e 5 anni, il 47 tra i 6 e i 14 anni, il 23 tra i 15 e i 18. Dall'ultimo censimento della Croce Rossa Italiana, poi, su un campione di 4.927 censiti a Roma, il 53,37% ha fino a 20 anni d'eta' (il 29,26 ne ha meno di 11 e il 42,52 meno di 16), il 6,32% appartiene alla fascia d'eta' compresa tra i 50 e i 60 anni, e solo il 2,81 e' over 60. Il che denota, sottolinea la Commissione, da un lato "una speranza di vita tragicamente al di sotto degli standard del nostro Paese", dall'altro "molte speranze di miglioramento" delle condizioni e dell'aspettativa di vita perche' "e' un popolo di bambini".
Febbraio 2011