Roma - Giovanna Mezzogiorno, grande protagonista del cinema italiano degli ultimi anni, ha presentato a Roma il Dvd del film-documentario 'Negli occhi' da lei prodotto e incentrato sulla figura del padre Vittorio. L'attrice sara' una dei due giurati italiani al Festival di Cannes in programma dal 12 al 23 maggio, insieme al critico Alberto Barbera. Inoltre e' la favorita alla vittoria del David di Donatello come miglior attrice protagonista per 'Vincere' di Marco Bellocchio.
Signora Mezzogiorno, che cosa significa per lei essere nella giuria del Festival del Cinema di Cannes?
"Non avevo mai fatto la giurata per un festival importante, eccetto una volta a Bellaria con Enrico Ghezzi. Sono lusingata e onorata per questa nuova esperienza che mi e' stata offerta, la considero un riconoscimento professionale, di stima e di fiducia, tanto piu' in una giuria guidata da un regista del calibro di Tim Burton. Nella vita ho sempre puntato a fare cose nuove, esperienze che mi potessero permettere di migliorare sia sul livello professionale che su quello umano, il Festival di Cannes e' per me motivo di orgoglio".
L'anno scorso era a Cannes sulla Croisette con 'Vincere' di Marco Bellocchio, quest'anno torna da giurata. Con uno stato d'animo molto diverso?
"Sono molto felice di tornare a Cannes, ma rispetto allo scorso anno sono piu' rilassata. Ho un'altra percezione del festival, quando sei in concorso con un film hai molta pressione addosso, trascorri due giorni di follia, di lavoro, non hai tregua. Invece come giurata avro' meno pressioni, se non quelle stimolanti di dover giudicare quello che vedro'. Mi godro' la manifestazione con uno stato d'animo differente e in un'atmosfera diversa".
Che giurata sara'? Che criteri utilizzera' per valutare i film?
"Non lo so, non credo ci sia una tecnica per giudicare un film o almeno io non ne adottero' una. Prevarra' il lato estetico dell'opera: l'interpretazione, la sceneggiatura, la regia, ma soprattutto contera' la dimensione emotiva, intesa non come commozione, ma capacita' di comunicare un'emozione che mi porti in mondi che non conosco".
Il 7 maggio ci sara' la consegna dei David di Donatello, come vive la sua candidatura come miglior attrice protagonista?
"Sono contenta, i premi sono importanti li considero un giusto riconoscimento, un attestato di stima da parte di gente competente. 'Vincere' per me e' stato un film importante, una pellicola che ha cambiato i miei parametri per la recitazione e che mi ha permesso di crescere. La cosa che realmente mi riempie di gioia e' presentarmi alla premiazione con l'intero gruppo di 'Vincere': Marco Bellocchio, i reparti tecnici e il produttore. L'incontro con Marco ha rappresentato per me un momento importante, quasi magico".
Quali sono i suoi progetti futuri?
"Sto valutando, leggo copioni ma non ho nulla di firmato. Intanto il prossimo 28 maggio uscira' nelle sale 'Sono viva', opera prima di Filippo e Dino Gentile, in cui ho una partecipazione. Interpreto una barista, all'interno di un noir ambientato tutto in una notte, mi ricorda per molti aspetti il celebre fumetto di Dylan Dog. Un film interessante che uscira' in piccola distribuzione ma che comunque io giudico un gioiello".
(di Valeria Iorio)
aprile 2010