Un insulto alla fame nel mondo. Cosi' i vip comaschi definiscono la folle spesa di un facoltoso imprenditore della provincia di Como che ha deciso di spendere la bellezza di 8.300 euro per venti centimetri di pizza che mangera' a fine settembre dopo aver pagato il 25% di acconto. Si tratta di una pizza del tutto particolare e con ingredienti costosissimi "ma questo non toglie - dice il Presidente della Provincia, Leo Carioni - che sia un'offesa al buonsenso e a tutti quei bambini che crepano di fame ogni giorno in giro per il mondo. Io quei soldi li avrei devoluti in beneficenza proprio per aiutare quei bambini, non per un pezzo di pizza".
Chi sia l'imprenditore non e' possibile saperlo "per questioni di privacy", spiega il pizzaiolo che fra un mese raggiungera' il comasco per preparare quel fazzoletto di pizza. Si sa che e' uno dei due ricconi lombardi (l'altro e' milanese) che ha prenotato il trancio online tramite il sito di Renato Viola, giovane pizzaiolo di Agropoli (Salerno) che ha inventato la 'Louis XIII', sicuramente la pizza piu' cara al mondo. "Non di un prezzo esagerato - si difende Renato - se si considera il costo dei prodotti esclusivi e di alta qualita', con un piccolo ricarico per pagare i miei due collaboratori e garantirmi un minimo margine di guadagno".
Cosa ha di speciale? Gli ingredienti: caviale, aragosta, mozzarella di bufala e cognac. Da gustarsi accompagnata da un eccellente Krug, il piu costoso degli champagne. Non inganni la 'modesta' mozzarella di bufala campana: e' dop e salata con un particolare, quanto raro, sale rosa australiano (si chiama Murray River) "insostituibile per il suo sapore" e dal quale vengono scelti "solo i fiocchi migliori dopo attentissima selezione". Nella pizza vengono messi tre tipi diversi di caviale: uno storione caspio-danubiano di cui e' vietato pescare piu' di cento esemplari all'anno, uno storione iraniano e un 'Oscietra reale prestigio' che al chilo costa piu' di una Roll Royce; l'aragosta e' una 'Palinurus Elephas', la piu' pregiata delle tre specie presenti nel Mediterraneo e i gamberoni sono cilentani. Ma anche il cognac non e' dei piu' scadenti: "Si tratta di un Louis XIII Remy Martin da collezionisti. Il meglio al mondo", garantisce il pizzaiolo. Poi c'e' il brandy: Cardenal Mendoza Carta Real in bottiglia esclusiva, numerata e serigrafata, con etichetta ritoccata a mano e presentata in confezione metallica dai toni color oro.
Nel prezzo e' compreso anche il servizio a domicilio. Infatti l'imprenditore ricevera' quel giorno non solo Renato Viola ma anche uno chef e un sommelier. "Dopo aver servito il cliente comasco - sottolinea Viola - andro' da quello milanese. Da quando ho inventato questa pizza mi chiamano da tutte le parti del mondo. Quando vado a New York sono costretto a farla pagare anche 15mila euro".
Agosto 2007