Influenza: medici famiglia, crollo vaccinazioni dopo allarme Fluad
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Influenza: medici famiglia, crollo vaccinazioni dopo allarme Fluad

Influenza: medici famiglia, crollo vaccinazioni dopo allarme Fluad

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(AGI) - Roma, 18 dic. - Forte calo delle vaccinazioniinfluenzali dopo l'allarme (poi rientrato) legato al vaccinoFluad. A lanciare l'allarme sono i medici della Fimmg, lafederazione dei medici di famiglia. Da un sondaggio condottodal Centro Studi Nazionale della Fimmg a cui hanno risposto 700camici bianchi, emerge come le notizie diffuse a seguito del"caso Fluad" abbiano comportato problemi significativi nelproseguire la campagna vaccinale antinfluenzale: un 30% deimedici di famiglia ne riferisce un sostanziale arresto, un 42%una notevole difficolta' nella disponibilita' a vaccinarsi daparte dei propri assistiti; solo un 16% riferisce unrallentamento che incide relativamente sulla sua efficacia.Leconseguenze, per quest'anno, sono attese in una flessione dellapercentuale dei vaccinati fino al 20% per il 48% dei medici,dal 20 al 40% per un 25% del campione, piu' del 40% per il 7%:appena il 18% non ritiene invece di apprezzare significativevariazioni rispetto alla precedente campagna vaccinale. Imass-media vengono ritenuti maggiormente responsabili di quantoaccaduto (per l'83% dei medici); livelli di responsabilita'piu' contenuti vengono attribuiti ad AIFA (9%) e al Ministerodella Salute (8%). L'82% del campione ritiene di non sentirsisufficientemente tutelato nelle responsabilita' medico legalirispetto alla campagna vaccinale, nell'ipotesi che siverifichino eventi avversi significativi. "E' evidente chel'impatto mediatico di quanto accaduto sia stato devastante",ha dichiarato a Fimmg Notizie Paolo Misericordia, responsabiledel Centro Studi Nazionale Fimmg, "gli effetti complessivi sonostati attenuati solo dal fatto che il caso Fluad e' avvenutoquando la campagna vaccinale era in una fase avanzata. Nonsara' semplice per il medico di medicina generale gestire leperplessita' e le diffidenze della gente anche nei prossimianni, per cercare di riportare ai livelli di penetrazioneprecedentemente raggiunti una vaccinazione in cui la stessaMedicina Generale ha sempre creduto".
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