(di Ilaria Conti)
La bufera politica nella maggioranza "paralizza il governo" e cosi' "e' paralizzata anche l'economia": bisogna sbloccare "subito" questa situazione perche' "e' a rischio la crescita del nostro Paese". A lanciare l'allarme e' il leader della Uil, Luigi Angeletti, che esorta a guardare i veri problemi e i nodi del nostro Paese, cioe' la riduzione delle tasse per lavoratori e imprese e la semplificazione normativa che significa ridurre l'intermediazione della politica.
Segretario il Paese e’ danneggiato dai contrasti all’interno della maggioranza?
Si’ la bufera paralizza il governo e cosi’ viene paralizzata anche l’economia. Abbiamo bisogno di un governo che governi, le elezioni anticipate sarebbero dannose ma un esecutivo che comunque non governa sarebbe deleterio allo stesso modo.
Cosa serve all’Italia?
E’ necessaria una politica economica che riesca a fare un'operazione non semplice: trovare i soldi per ridurre il carico fiscale a imprese e lavoratori e sostenere la ricerca. Avremmo inoltre bisogno di politiche di semplificazione delle regole che non costano nulla: un Paese non puo' essere competitivo se ci sono cinque livelli istituzionali che intervengono nella vita dei cittadini. Con la bufera che ha investito la politica ovviamente queste scelte e decisioni non potrebbero che essere rinviate. Guardiamo dunque alla crisi politica con preoccupazione perche' queste decisioni dovrebbero essere gia' prese nei prossimi mesi. Il governo che non governa non serve al Paese e non serve all'economia.
Il governo ha annunciato cinque punti di intervento, che ne pensa?
Il punto e' che bisogna fare delle riforme, non solo parlarne. E tutti questi litigi paralizzano e rimandano. Se si rinvia il nostro Paese tirera' a campare, continueremo a crescere un po' perche' per fortuna un certo numero di imprese sono tornate a essere competitive ma l'export e' solo un terzo dell'economia, e non basta.
Come giudica le deroghe al contratto nazionale dei metalmeccanici proposte dalla Fiat?
Un nuovo contratto ad hoc per il settore auto puo' significare stabilire norme che facilitano lo sviluppo dell'industria di settore in Italia e dunque l'aumento dell'occupazione che e' il nostro obiettivo. I contratti sono fatti per le imprese vive, se bisogna adottare normative contrattuali a settori diversi non ci vedo nulla di male. E' un pratica che si fa normalmente. Questo succede anche negli altri Paesi. E' necessario fare dei vestiti su misura a seconda delle esigenze dei siti.