Farmaci: risultati incoraggianti da studio contro scompenso cuore
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Farmaci: risultati incoraggianti da studio contro scompenso cuore

Farmaci: risultati incoraggianti da studio contro scompenso cuore

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(AGI) - Roma, 18 nov. - Sembra mostrare risultati incoraggiantiil nuovo studio presentato oggi alla dell'American HeartAssociation e pubblicato sulla rivista Circulation, suglieffetti di un nuovo farmaco prodotto da Novartis per loscompenso cardiaco. I dati riferiti nel corso del meeting siriferiscono infatti ad uno studio molto ampio che ha coinvoltonel mondo circa 8.400 pazienti tra cui circa 200 anche inItalia distribuiti in 40 diversi centri. Il farmaco, che finoad oggi e' conosciuto con la sigla LCZ696, ha dimostrato diaver ridotto del 20 per cento il rischio di decesso improvvisodei pazienti, ha ridotto anche il numero delle ospedalizzazionie le visite al pronto sooccorso ripetto alla terapiatradizionale a base di enalapril. "Questi risultati confermano che con LCZ696, rispetto aenalapril, potremmo essere in grado di fare di piu', non solodi ridurre il rischio di morte o ricovero. Questa terapia offrela speranza, per milioni di persone che vivono con questodisturbo, che potranno anche ridurre o rallentare ilpeggioramento della loro funzionalita' cardiaca, modificando laprogressione della malattia" ha dichiarato David Epstein,Division Head, Novartis Pharmaceuticals.Nel dettaglio lo studioha messo in evidenza due risultati particolarmente importantiche richiedono la massima attenzione: la riduzione delle mortiimprovvise e del numero di prime e successive ospedalizzazioni.- commenta Michele Senni, Direttore della Cardiologia I,Scompenso e Trapianti di Cuore, ospedale Papa Giovanni XXIII diBergamo e Coordinatore per l'Italia dello studio PARADIGM-HF -Le morti improvvise sono purtroppo frequenti nei pazienti conscompenso cardiaco con frazione di eiezione ridotta e hanno unimpatto forte e doloroso per le famiglie. Inoltre, la praticaclinica dimostra che il decorso della malattia e la prognosisono strettamente legati alle ospedalizzazioni. Per questo unariduzione di questi due aspetti rappresenterebbe un notevolepasso avanti verso l'allungamento della sopravvivenza deipazienti''. Novartis presentera' domanda di commercializzazionedel farmaco entro la fine dell'anno negli Stati Uniti e neiprimi mesi del 2015 in Europa. (AGI).
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