Oggi il fronte compatto delle associazioni dei consumatori verra' ascoltato in commissione Finanze e Attivita' Produttive della Camera sul testo
Quando si parla di libera concorrenza in Italia si assiste sempre allo stesso spettacolo: ogni attore difende il proprio orticello senza arretramenti. Non e' un caso che il disegno di legge sia ancora in discussione. Una nuova puntata andra' in scena oggi pomeriggio, alla commissione riunita di Finanze e Attivita' produttive dove finalmente le maggiori Associazioni dei consumatori verranno ascoltate.
La posizione di CODICI e delle altre sigle e' molto critica su piu' punti del provvedimento.
In primo luogo le associazioni confermano un netto no all'abolizione del mercato tutelato. La ragione e' semplice ed e' stata esplicitata anche dall'Autorita' dell'energia: i costi per i consumatori aumenterebbero oltre il 20%. Inoltre viene dimenticato che il mercato libero gia' esiste mentre ad essere poco concorrenziale e' la rete, oggi in mano a un unico operatore per l'80%.
"Per quanto riguarda le assicurazioni, CODICI non trova evidenti differenze con quanto proposto anni fa dal Governo Monti. Il nostro commento rimane immutato: le misure non liberalizzano il settore ma rischiano anzi di concentrarlo", commentano Ivano Giacomelli, Segretario Nazionale CODICI e Luigi Gabriele Responsabile Affari Istituzionali.
"Sui vasti settori rappresentati da poste, farmacie e banche - aggiungono - non ravvisiamo delle novita' se non la solita posizione. Il Governo Renzi a nostro parere dovrebbe essere capace in vece di imporre uno choc che tenga conto dell'uso inarrestabile dei nuovi media".
Roma, 3 giugno 2015
M. Elisabetta Gramolini