Le seguenti Associazioni:
Adusbef, Codici, Greenpeace, Italia Solare, Legambiente, Kyoto Club e WWF
Chiedono al Ministero dello Sviluppo Economico che vengano mantenuti ed incentivati i risparmi energetici attraverso la produzione di energia da fonti rinnovabili.
Se i punti della consultazione pubblica del Ministero venissero applicati, come al solito verrebbero penalizzate le fasce piu' deboli.
Le direttive comunitarie dicono che l'utilizzo di fonti rinnovabili per l'autoconsumo di energia elettrica e termica e' un intervento di efficienza energetica, e cio' e' stato confermato dallo stesso Ministero per lo Sviluppo Economico quando gli fu richiesto un parere dall'Agenzia delle Entrate. Il Ministero prevede poi la esclusione dei certificati bianchi per tutti quegli interventi per i quali e' prevista la detrazione fiscale. Si ritiene ingiustificato e vessatorio escludere i certificati bianchi laddove vi siano detrazioni, essendo gia' prevista la non cumulabilita'. In mancanza di incentivi o con incentivi troppo ridotti o difficili da ottenere l'opzione zero (non fare nulla) o l'opzione "usato", benche' inefficienti, saranno le preferite.
Il Ministero propone di andare a rivedere retroattivamente i progetti di efficienza energetica gia' approvati. Tutto cio' pare configurare la volonta' di intervenire retroattivamente sugli incentivi gia' connessi e di instaurare un sistema di complessita', tale da fare si' che una parte molto significativa degli operatori possa compiere sbagli formali che gli precludano l'accesso agli incentivi o peggio causino fra qualche anno la restituzione di quanto ottenuto. Tutto questo a gravare principalmente su quei piccoli operatori che non possono permettersi di dotarsi di un articolato insieme di consulenti.
Noi chiediamo di continuare ad incentivare l'autoproduzione da fonte rinnovabile; mantenere l' attuale flessibilita' in relazione ai soggetti che possono richiedere i certificati bianchi ed evitare limitazioni burocratiche; mantenere una struttura che premi tutti gli interventi di efficienza senza discriminazioni.
Se fosse approvata la proposta del Ministero, i risparmi effettuati e contabilizzati diminuirebbero certamente in modo sostanziale. Gli unici soggetti che ne avrebbero conseguenze positive sarebbero produttori di energia da fonte termoelettrica, venditori e distributori di gas ed energia elettrica.
Confidiamo che la nostra proposta corale venga presa in considerazione