Alcol: anche bevitori leggeri piu' a rischio malattie cardiache
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Alcol: anche bevitori leggeri piu' a rischio malattie cardiache

Alcol: anche bevitori leggeri piu' a rischio malattie cardiache

Alcol: anche bevitori leggeri piu' a rischio malattie cardiache
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(AGI) - Londra, 11 lug. - Anche chi beve moderatamente alcolpotrebbe essere piu' a rischio malattie cardiache. Secondo unostudio della London School of Hygiene & Tropical Medicine, ibevitori leggeri, ad esempio chi consuma anche solo 6 bicchieridi vino a settimana, dovrebbero ridurre le unita' di alcolassunte se si vuole tagliare il rischio di sviluppare problemial cuore. I risultati di questa nuova ricerca, pubblicati sullarivista British Medical Journal, mette in dubbio i risultati distudi precedenti, secondo i quali bere moderatamente, cioe' da12 a 25 unita' di alcol a settimana, potrebbe avere effettipositivi per la salute cardiovascolare. Ora i ricercatori hannodimostrato che se i bevitori leggeri riducessero il consumo dialcol sarebbero meno a rischio malattia coronarica, avrebberoun indice di massa corporea e la pressione sanguigna piu'bassi. In particolare, gli scienziati hanno scoperto che lepersone con una variante genetica legata al consumo basso dialcol hanno anche una salute cardiovascolare migliore. Questiindividui, infatti, hanno un rischio di sviluppare una malattiacoronarica ridotto del 10 per cento. Per arrivare a questeconclusioni i ricercatori hanno esaminato oltre 50 studi sulleabitudini di consumo di alcol e sulla salute cardiovascolare dipiu' di 260mila persone. "Mentre gli effetti dannosi sul cuoredel consumo pesante di alcol sono ben definiti, negli ultimidecenni abbiamo sentito spesso segnalazioni di potenzialieffetti benefici per la salute del bere leggero o moderato", hadetto Juan Casas, autore dello studio. "Tuttavia, ora abbiamola prova - ha continuato - che alcuni di questi studi soffronodi limitazioni che possono influenzare la validita' deirisultati. Nel nostro studio abbiamo trovato un legame tra unridotto consumo di alcol e una migliore salute cardiovascolare,indipendentemente dal fatto che l'individuo sia un bevitoreleggero, moderato o pesante". I ricercatori hanno preso inconsiderazione un gene che funge da indicatore per il consumodi alcol. Gli individui portatori di una variante del gene"alcol deidrogenasi 1B" sono noti per la scarsa tolleranzaall'alcol. Questo infatti provoca sintomi come nausea e rossorein viso e, di conseguenza, porta a consumare meno alcol.Utilizzando la variante genetica come un indicatore di consumobasso di alcol, i ricercatori sono stati in grado di trovarelegami tra queste persone e una migliore la salutecardiovascolare. I ricercatori sono convinti che questoapproccio genetico permetta di superare i limiti di studiprecedenti e che consenta di avere risultati piu' precisi.(AGI).
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