11 SETTEMBRE: POLIZIA, ATTENZIONE AI "LUPI SOLITARI"
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11 SETTEMBRE: POLIZIA, ATTENZIONE AI "LUPI SOLITARI"

11 SETTEMBRE: POLIZIA, ATTENZIONE AI "LUPI SOLITARI"

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(AGI) - Roma, 9 set. - "Lupi solitari". Terroristi fai-da-te,imbevuti di ideologie e di cattivi insegnamenti, che possonodecidere di entrare in azione da un momento all'altro. E' ilnuovo pericolo dell'eversione internazionale confermato inun'intervista a "Polizia Moderna" da Stefano Berrettoni,direttore centrale della polizia di prevenzione dal dicembre2009. "Internet - premette - ha spostato l'area di ricerca dalluogo fisico a quello virtuale, cosi' rendendo molto piu'difficile diagnosticare per tempo i percorsi diradicalizzazione delle nuove leve del jihadismo. Il casodell'aspirante kamikaze libico Mohamed Game, da tempoimmigrato, autore dell'unico attentato recente commesso perfinalita' politico-religiose nel nostro Paese, e' davveroemblematico". Possibili contromisure? "Cerchiamo di giocared'anticipo scandagliando il mondo virtuale e i loro ambienti.Praticamente usiamo le loro stesse armi, la 'rete', senzatralasciare pero' le indagini di tipo tradizionale. Quello dei'lupi solitari' costituisce un fenomeno fluido e trasversaledal punto di vista etnico, territoriale, generazionale esocioculturale, i cui protagonisti principali sono per lo piu'soggetti anche nati nel nostro Paese oppure stanziativisi datempo". "La nostra rete - sottolinea il dirigente - e' sempreattiva con pedinamenti e intercettazioni. Molti combattono laloro guerra telematicamente e noi cerchiamo di incastrarliproprio sul web con il concorso specialistico della poliziadelle comunicazioni. Il pericolo reale e' che il 'luposolitario' puo' anticipare l'azione all'improvviso. Come e'gia' avvenuto in Inghilterra che si e' ritrovata con terroristiislamici nati sudditi di Sua Maesta'. Anche da noi qualchesintomo c'e'". Quanto ai riflessi della scomparsa di Osama, ammetteBerrettoni, "dovranno essere valutati nel medio-lungo periodo.Per il momento ritengo che, se da un lato Al Qaeda comeorganizzazione non ne soffrira' piu' di tanto (nel corso deglianni infatti Bin Laden da capo politico-militare si eratrasformato in una sorta di icona ideologica, un simbolo deljihadismo globale) dall'altro e' probabile che un evento dienorme portata come la sua uccisione possa fungere da fattorescatenante per uno o piu' atti ritorsivi contro l'Occidente. Inquesto senso e' indubbio che anche l'Italia, al pari deglialtri Paesi impegnati nelle missioni in diversi frontiinternazionali, resta esposta alla minaccia terroristica dimatrice integralista". (AGI)Com/Bas
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