VINI: E' IL BAROLO IL VINO-SIMBOLO DELL'UNITA',SEGUITO DAL CHIANTI
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VINI: E' IL BAROLO IL VINO-SIMBOLO DELL'UNITA',SEGUITO DAL CHIANTI

VINI: E' IL BAROLO IL VINO-SIMBOLO DELL'UNITA',SEGUITO DAL CHIANTI

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(AGI) - Roma, 10 feb.- Cosa hanno in comune Camillo Benso Contedi Cavour, Bettino Ricasoli e Giuseppe Garibaldi? Hanno fattol'Italia unita 150 anni fa, certo. Ma erano anche uomini legatiall'agricoltura (i primi due imprenditori agricoli, Garibaldiapicoltore a Caprera). Una passione anche nei confronti delvino (soprattutto di Cavour "inventore" del Barolo e di BettinoRicasoli, "inventore" del Chianti Classico) da sempre prodottoprincipe della nostra agricoltura, e quindi, del nostro Paese.E per gli eno-appassionati l'Italia si unisce anche nelbicchiere: il Barolo e' il vino che piu' evoca l'Unita' delPaese (per il 55% del campione), seguito dal Chianti Classico(30%) e dal Marsala (13%). E tra i territori del vino che piu'la rappresentano, spicca in testa il Piemonte con Barolo eLanghe, indicato dal 42% degli eno-appassionati, e poi laToscana con il Chianti Classico (28%) e quindi la Sicilia conMarsala (12%), ovvero i luoghi che hanno fatto da sfondoall'epopea unitaria e alle azioni di quei personaggi delRisorgimento. Ecco l'Unita' d'Italia degli eno-appassionatisecondo il sondaggio di www.winenews.it, uno dei siti piu'cliccati dagli amanti del buon bere. Camillo Benso Conte di Cavour e' il personaggio storicopiu' legato al vino, e in generale all'agricoltura, per il 60%degli eno-appassionati, seguito da Bettino Ricasoli (24%) eGiuseppe Garibaldi (14%). Il Conte piemontese, primo presidentedel Consiglio dello Stato italiano, non fu soltanto un finepolitico ma anche un imprenditore agricolo e si deve a luil'idea del Barolo come vino di qualita', destinato ai mercatiinternazionali. Anche il toscano Ricasoli, immediato successoredi Cavour e primo ministro per due volte, fu imprenditoreagricolo e, come il suo collega piemontese, fu l'arteficie diuno dei piu' importanti vini italiani: il Chianti Classico. Epoi Giuseppe Garibaldi, l'"Eroe dei due mondi", uomo d'azione e"contadino" nella sua azienda agricola sull'isola di Caprera,apicoltore per passione, che sbarcato a Marsala alla guida deiMille ebbe modo di assaggiare il Marsala Superiore, quel vinodolce e liquoroso, che poco dopo, in suo onore, fu ribattezzato"Garibaldi Dolce". Tre uomini diversi ma uniti nell'amore enella passione per l'agricoltura e, soprattutto nel caso diCavour e Ricasoli, persuasi che i tempi fossero ormai maturiper l'abbandono di un'agricoltura improvvisata e pronti ascommettere che l'Italia unita sarebbe ritornata ai fastidell'antica Enotria, producendo vini in grado di affrontare laconcorrenza con quelli francesi. (AGI) Bru (Segue)
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