MALTEMPO: CIA, OLTRE 100 MILIONI EURO I DANNI NELLE CAMPAGNE
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MALTEMPO: CIA, OLTRE 100 MILIONI EURO I DANNI NELLE CAMPAGNE

MALTEMPO: CIA, OLTRE 100 MILIONI EURO I DANNI NELLE CAMPAGNE

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(AGI) - Roma, 17 mag. - Sono di oltre cento milioni di euro idanni finora provocati dall'eccezionale ondata di maltempo chein questi ultimi giorni ha colpito il nostro Paese. E' questauna prima provvisoria stima effettuata dalla Cia-Confederazioneitaliana agricoltori per la quale sono pesanti le conseguenzeprovocate dalle abbondanti piogge, dagli allagamenti, daglistraripamenti dei fiumi e dagli smottamenti dei terreni. Sonoandati persi molti frutteti, centinaia di coltivazioni diortaggi a cielo aperto; diverse le serre e le struttureaziendali distrutte. Grave anche la situazione per il mais. Intante zone, soprattutto al Nord, non e' stato possibileseminare e in altre dove c'e' stata la semina occorrera'ripetere l'operazione in quanto l'acqua ha spazzato via icampi. I danni, secondo la Cia, si registrano un po' in tuttoil Paese, ma quelli maggiori si sono finora avuti in Lombardia,in Piemonte, in Veneto, in Toscana, nel Lazio, in Campania, inCalabria. E' allarme soprattutto per il settore dell'ortofruttache, anche a causa di violente grandinate, ha subito effettipesantissimi. In alcune zone la produzione di fruttaprimaverile-estiva (pesche, ciliege, albicocche, susine)registra un taglio di quasi il 20 per cento. Stesso discorsoper gli ortaggi: molte le colture (pomodoro, melanzane,insalate, zucchine, peperoni) devastate. Scenario assaidifficile in Lombardia, in particolare nella provincia diMilano e in quelle limitrofe, dove i produttori di latte sonoin ginocchio per il maltempo. Sono finiti i foraggi per levacche- e il costo del fieno sul mercato e' aumentato del 33per cento per la speculazione. I danni si ripercuoteranno pertutto l'anno. Sempre in queste zone non e' stato possibileseminare il mais, ma i produttori spesso hanno gia' acquisitole sementi e dovranno, quindi, prenderne altre che permettanoil raccolto entro l'autunno, sperando di usare quelle rimastenei magazzini delle cascine, per non aggiungere un altro costoa quelli di questo periodo. I pochi agricoltori che sonoriusciti a seminare il mais, invece, avranno un calo tra il 20e il 30 per cento, perche' questa coltivazione soffre moltoquando nella fase della crescita (ora e' attorno ai 20 cm)rimane parzialmente sommerso dall'acqua. Le esondazioni difiumi (il Po e' al limite di guardia, mentre l'onda di pienadel Tevere desta qualche preoccupazione) e di torrenti hannodevastato centinaia di ettari di terreni agricoli. Evacuatianche numerosi allevamenti bovini. Molte le aziende agricoleinvase dalle acque. La violenza delle piogge ha causatosmottamenti e allagamenti in molte zone del Nord Italia. Maanche al Centro-Sud la situazione -avverte la Cia- si stafacendo, in queste ultime ore, difficile per l'agricoltura.Danni si sono avuti anche per le coltivazioni in serra.Sussistono, inoltre, problemi anche per il bestiame colpito,specialmente lungo tutto l'Arco alpino, da repentiniabbassamenti delle temperature e dalle nevicate. La Cia stamonitorando la situazione e gia' si e' adoperata per avviare alpiu' presto le procedure previste dallo stato di emergenza eper le calamita' naturali. (AGI)
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