ITALIA 150: SIR, BISOGNA SMETTERE DI BUTTARLA IN POLITICA
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ITALIA 150: SIR, BISOGNA SMETTERE DI BUTTARLA IN POLITICA

ITALIA 150: SIR, BISOGNA SMETTERE DI BUTTARLA IN POLITICA

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(AGI) - CdV, 14 feb. - "Sarebbe necessario che per un mese, perun paio di mesi, sul tema dei centocinquant'anni tuttirinunciassero a buttarla in politica" superando quello che e'diventato di fatto "un altro nostro tic o riflesso nazionale". Lo scrive il Servizio Informazione Religiosa per il qualelecelebrazioni in programma sono le benvenute: infatti e' "nonsolo giusto, ma necessario ricordare. Ma - spiega la nota - nonper avere, come si dice erroneamente una memoria, quantopiuttosto una prospettiva condivisa. Solo la consapevolezza delpatrimonio dell'Unita' e delle sue contraddizioni, che poi sonoquelle del nostro carattere nazionale, puo' darci quel respironecessario ad affrontare un mondo complesso, competitivo,accelerato". Invece, continua il Sir, "buttarla in politicasignifica strumentalizzare a fini partigiani questo o quel temadi per se' estraneo alle divisioni partigiane stesse. E' dasempre uno sport nazionale, che genera i piu' disinvoltitrasformismi e provoca il piu' alto e inutile baccano". Per il Sir, dunque, "su questo tema, cioe' il passato edunque il futuro dell'Italia, per un mesetto dovremmo azzerareil rumore di fondo e parlare solo del merito, che non e'questione dappoco. Tutte le propagande a questo punto nonservono. Servirebbe il coraggio di pensare e la fiducia perinvestire. Li abbiamo. Se riuscissimo a metterli in pubblicoavremmo fatto un grande passo avanti. Senno' - conclude la nota- continueremo a beccarci senza costrutto, in uno spazio semprepiu' angusto, come i famosi polli di Renzo Tramaglino, unodegli eroi qualunque del grande romanzo dell'Unita' d'Italia". (AGI)SizNic
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