ITALIA 150: BAGNASCO, FEDE E' FATTORE COSTITUTIVO (2)
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ITALIA 150: BAGNASCO, FEDE E' FATTORE COSTITUTIVO (2)

ITALIA 150: BAGNASCO, FEDE E' FATTORE COSTITUTIVO (2)

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(AGI) - CdV, 17 mar. -In proposito, il card. Bagnasco haricordato che "ben prima dell'Italia in senso stretto e'esistita una sotterranea tensione morale e spirituale in cui sisono forgiate la lingua e progressivamente la sensibilita' e lacultura e che ha condotto, per vie non sempre rettilinee, a darvita all'Italia". Un passato che vede dunque i cattoliciprotagonisti a pieno titolo della storia dell'unita' italiana."L'unificazione - ha ricordato il presidente della Cei citandoil messaggio di Benedetto XVI, al presidente della Repubblica -e' il naturale sbocco di una identita' nazionale forte eradicata, sussistente da tempo"". "E' questa - per i vescoviitaliani - la vera forza della societa' e dello Stato, iltesoro piu' grande da custodire con amore e da trasmettere allegiovani generazioni". (AGI)(AGI) - CdV, 17 mar. - Conclusa dal canto del "Te Deum", lacelebrazione per i 150 anni dell'unita' d'Italia ha vissuto unmomento particolarmente intenso quando, alla "preghiera deifedeli", e' stato invocato l'aiuto del Signore "per i fratellidel Giappone provati dalla tragedia del terremoto e dalle sueconseguenze". Le intenzioni sono state proclamate da esponentidell'associazionismo cattolico. In prima fila, infatti, con lemassime cariche dello Stato, c'erano oggi anche i leader delleassociazioni e movimenti piu' noti: il fondatore dellaComunita' di Sant'Egidio, Andrea Riccardi, il presidentedell'Azione Cattolica Francesco Miano e quello del RnSSalvatore Martinez. Nell'edizione di oggi, l'Osservatore Romano ha dato contodella partecipazione dei cattolici che, scrive, "si uniscono aifesteggiamenti per il 150esimo, ribadendo il loro impegno perla promozione del bene comune della nazione". "La ricorrenza -afferma l'Unione dei superiori maggiori degli istitutireligiosi - e' occasione per mostrare nel tempo odierno tuttala nostra dedizione e impegno, affinche' l'Italia possa,nonostante il momento particolare che sta vivendo, crescere neisuoi valori cristiani e umani, che hanno formato, ancora primadell'effettiva unificazione, l'anima comune dei suoicittadini". Al "terreno comune su cui costruire il propriofuturo" si richiama il messaggio dell'Azione Cattolica. Dopoaver ricordato i quasi centocinquant'anni dalla sua nascitacome associazione dei cattolici italiani, Ac lancia l'appello"a rinnovare con tutti gli italiani il senso delle ragionidella convivenza democratica e dell'unita' della nazione, nellasperanza che tutti si sappia guardare alla propria storia comea un terreno comune su cui costruire il proprio futuro e unarinnovata coesione sociale, basi di ogni sviluppo tanto delnord quanto del sud, in un sempre piu' arduo contestointernazionale". Le Acli auspicano che "il lavoro, sul quale e'fondata la Repubblica, torni al centro della vita economicasociale e politica". (AGI) Siz
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