Omelia Cardinale Comastri, "Il mondo ringrazia Giovanni Paolo II"
ADV
ADV
Omelia Cardinale Comastri, "Il mondo ringrazia Giovanni Paolo II"

Omelia Cardinale Comastri, "Il mondo ringrazia Giovanni Paolo II"

di lettura
(AGI) - CdV, 28 apr. - "Oggi siamo qui per dirgli: grazie! Esoprattutto per raccogliere l'eredita' e l'esempio della suafede coraggiosa". Lo ha esclamato il cardinale Angelo Comastri,arciprete della Basilica vaticana e vicario generale del Papaper la Citta' del Vaticano, nell'omelia della messa diringraziamento celebrata oggi per la canonizzazione di PapaWojtyla davanti a 80 mila pellegrini giunti da tutto il mondoper le canonizzazioni di ieri. Secondo il cardinale Comastri,in particolare Giovanni Paolo II ha avuto il coraggio di andareincontro ai giovani per liberarli dalla cultura del vuoto edell'effimero e per invitarli ad accogliere Cristo, unica lucedella vita e unico capace di dare pienezza di gioia al cuoreumano". E "i giovani di tutto il mondo hanno riconosciuto unpadre vero, una guida autentica, un educatore leale". "Chi puo'dimenticare - ha affermato il porporato - l'abbraccio tra ilPapa e un giovane che, durante la veglia a Tor Vergata,superati tutti i cordoni di sicurezza, corse verso di lui perdirgli semplicemente: Grazie! Ti voglio bene!'. E' una scenache e' entrata nel nostro cuore e nella storia dell'umanita'"."Nella difficile stagione della crisi delle vocazionisacerdotali", inoltre, Giovanni Paolo II "ha avuto il coraggiodi vivere davanti al mondo la gioia di essere prete, la gioiadi appartenere a Cristo e di spendersi totalmente per la causadel suo regno". Infine, secondo il card. Comastri, Papa Wojtyla"ha avuto il coraggio di affrontare l'inverno mariano, checaratterizzo' la prima fase post-conciliare", riproponendo "conforza e convinzione la devozione a Maria". "I santi non cichiedono di applaudirli, ma di imitarli", ha detto il cardinalecitando parole di Giovanni Paolo II, "straordinario discepolodi Gesu' nel ventesimo secolo". "L'8 aprile 2005 - appena noveanni fa - tantissimi di noi eravamo qui in questa piazza perdare l'ultimo saluto a Giovanni Paolo II", ha rilevato ilporporato, ricordando il "vento improvviso" che, "tra lostupore di tutti", comincio' a sfogliare l'Evangeliario sullasemplice bara di rovere. "La vita di Giovanni Paolo II e' statauna continua obbedienza al Vangelo di Gesu'", ha commentato ilcardinale, ricordando le parole che il Papa polacco disse lasera del 16 ottobre 1978, appena eletto Papa: "Sia lodato Gesu'Cristo". "Era il grido della sua fede, era l'incipit del suopontificato", ha detto il card. Comastri, citando ladefinizione che il 3 aprile 2006, in questa stessa piazza,Benedetto XVI diede del suo predecessore: "Una roccia nellafede", una fede "schietta e salda, convinta, forte e autentica,libera da paure e compromessi". (AGI).
ADV