Italia all'Onu contro i matrimoni precoci e forzati
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Italia all'Onu contro i matrimoni precoci e forzati

Italia all'Onu contro i matrimoni precoci e forzati

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(AGI) - New York, 22 set. - Italia in prima linea all'Onucontro la piaga dei matrimoni precoci e forzati: si terra' oggia New York, a margine dell'Assemblea Generale delle NazioniUnite, l'evento "Ending child marriage: towards a more genderequitable world" per promuovere maggiore consapevolezza su unfenomeno che ha un impatto devastante sulla popolazionefemminile e sulle prospettive di sviluppo socio-economico. Adaprire l'incontro, organizzato dall'Italia insieme a Unfpa(Fondo delle Nazioni Unite per la popolazione), Canada, Zambiae Yemen, sara' l'intervento del ministro degli Esteri, FedericaMogherini, seguita da Kate Gilmore, vice direttore esecutivodell'agenzia Onu. Nel corso dell'evento verra' anche proiettatoun video girato in Niger dall'Unfpa, mentre a testimoniare inprima persona degli effetti drammatici di questa pratica sonostate chiamate due giovani vittime, che racconteranno la loroesperienza. Secondo i dati Unicef 2012, il 41% delle donne dieta' tra i 20 e i 49 anni si e' sposata forzatamente prima delcompimento dei 18 anni, una realta' che riguarda soprattuttol'Africa sub-sahariana e il sud-est asiatico. Si tratta di unaviolazione dei diritti umani che si traduce in un forte rischioper la salute delle fanciulle, sottoposte a gravidanze precocie ripetute nonche' a episodi di violenza domestica, conricadute gravi sull'alfabetizzazione e sul livello di svilupposocio-economico di interi Paesi. L'evento punta a consolidareil tema dei matrimoni precoci e forzati tra le priorita'dell'Onu in materia di diritti umani, in vista della sessionenegoziale per l'adozione da parte dell'Assemblea Generale dellaprima risoluzione sostanziale sull'argomento, che metta albando la pratica. L'Italia e' membro del gruppo transregionaleche promuove iniziative multilaterali volte a pervenireall'adozione di risoluzioni specificamente dedicate alfenomeno, tanto in ambito di Consiglio Diritti Umani che diAssemblea Generale Onu. Roma ha anche aderito alla "Cartainternazionale" in materia di mutilazioni genitali femminili ematrimoni forzati uscita dal summit di Londra dello scorsoluglio, organizzato nel Regno Unito sotto l'egida dell'Unicef.(AGI).
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