WEC 2010: ESPERTI, MIX ENERGETICO PER SVILUPPO E AMBIENTE (2)
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WEC 2010: ESPERTI, MIX ENERGETICO PER SVILUPPO E AMBIENTE (2)

WEC 2010: ESPERTI, MIX ENERGETICO PER SVILUPPO E AMBIENTE (2)

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(AGI) - Montreal, 15 set. - Per utilities europee, il contestogenerale in tema energetico ed ambientale presenta maggioridifficolta' rispetto all'India o al Quebec. "L'intera questionedel futuro mix energetico e' un problema della politica. Leutilities possono ottenere risultati solo se la societa'accetta gli scenari di riferimento", ha detto Leonard Birnbaum,capo della strategia della compagnia tedesca RWE AG. Lepolitiche dovrebbero essere coerenti, e questo non sembraavvenire in questa fase". "La diversificazione del mixenergetico resta un'ottima idea e riteniamo che sia l'unicomodo per raggiungere gli obiettivi accettabili per ridurre leemissioni di CO2. Tuttavia, in Europa ci sono un gran numero dicomitati, agenzie di regolamentazione e le politiche cheevolvono in modo del tutto differente. L'Europa ha raggiunto isuoi obiettivi di riduzione delle emissioni, ma a ad un costomolto", ha aggiunto. Secondo Patrick Kron, presidente e direttore generale diAlstom in Francia, per far fronte a questi vincoli dovrebberoessere considerato un portafoglio di fonti di energia a latecnologia che non emette CO2: l'energia nucleare e lerinnovabili, come l'energia idroelettrica, energia eolica el'energia solare. "Le soluzioni saranno diverse a seconda delleregioni - spiega il manager - e dipendera' dalla disponibilita'di carburante, il livello di tecnologia e la natura deibisogni." Il ruolo delle energie rinnovabili nel mix energetico mondialee' notevole, aggiunge J. Thierry Vandal, Presidente e CEO diHydro-Quebec. E in un contesto di riscaldamento globale, questedevono occupare sempre piu' predominante. "Quello che abbiamoottenuto dal mix energetico? In primo luogo, l'efficienzaenergetica. Ed e' chiaro che possiamo fare di piu' in questosettore. Poi dobbiamo puntare al massimo delle energierinnovabili. La loro crescita sara' debole se non si affrontail miglioramento della rete elettrica. La sua 'eta'tecnologica' non le consente di gestire parchi eolici di grandidimensioni. Alcune aree della rete hanno un disperato bisognodi investimenti". La buona notizia e' che ogni anno latecnologia migliora e consente di ridurre i costi, in modo daconsentire alle fonti rinnovabili di raggiungere un punto diequilibrio con le altre fonti energetiche. "Le opportunita'sono enormi, ma abbiamo bisogno del sostegno pubblico",conclude Vandal. (AGI)Cli
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