Si parte con 'Truth'. Vanderbilt "una svolta nel giornalismo"
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Si parte con 'Truth'. Vanderbilt "una svolta nel giornalismo"

Si parte con 'Truth'. Vanderbilt "una svolta nel giornalismo"

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(AGI) - Roma, 16 ott. - La Festa del Cinema di Roma prende ilvia questa sera, ufficialmente, con 'Truth' di JamesVanderbilt. La prima volta di Antonio Monda alla direzionedella kermesse capitolina si inaugura con una pellicola degnadi entrare nel vasto gruppo di film che parlano di giornalismoe di giornalisti. E non solo perche' il protagonista e' RobertRedford, che chiude qui la personalissima trilogia di campionidell'informazione iniziata con 'Tutti gli uomini delPresidente' e proseguita con 'Qualcosa di personale'. La storiadi 'Truth', debutto alla regia dello sceneggiatore di 'AmazingSpider Man' e di 'Traffic', e' quella vera di Mary Mapes (CateBlanchett), produttrice della Cbs News e dello storicoconduttore Dan Rather (Robert Redford), uno dei maestri delgiornalismo televisivo moderno, che incappano in un incidenteprofessionale che costa il posto alla giornalista e a tutta lasua equipe e spinge Rather a rassegnare le dimissioni dopo 40anni di lavoro nella rete televisiva, di cui gli ultimi 24 allaconduzione delle News. Tratto dal romanzo autobiografico dellastessa Mapes ('Truth and Duty: The press, the President, andthe Privilege of Power'), il film di Vanderbilt ripercorre queigiorni di fine 2004 di in cui la Mapes e il suo grupporaccolsero documenti che credevano autentici in cui siaffermava che il Presidente Usa George W. Bush, in corsa per ilsecondo mandato, era stato assunto con raccomandazione allaGuardia Nazionale dell'aeronautica per evitare il Vietnam e poiaveva trascurato il suo dovere dal 1969 al 1974. Una voltatrasmesso lo scoop, il 9 settembre 2004, per la prima volta fustato il web a 'verificare' la notizia e a avanzare dubbisull'autenticita' dei documenti (scritti in formato Word concaratteri non presenti nelle macchine da scrivere degli anni'70). "Si tratta di un momento di svolta nel mondodell'informazione - racconta il regista, a Roma dove staserapresentera il suo film alle 19.30 in Sala Sinopoli -. Per laprima volta internet ha avuto un ruolo determinante in unanotizia". Vanderbilt rivela poi di aver voluto fare questo filmper la storia, perche' ha sempre subito il fascino della Mapese perche' le dimissioni di un mostro sacro come Rather hannoqualcosa di shakespeariano, "tipo la caduta del Re", dice. "Iosono cresciuto con la sua voce - aggiunge - per me luirappresentava l'informazione fin da quando avevo sei anni. Ilsuo addio alla Cbs e' stato un momento di svolta epocale".Malgrado si parli di un falso scoop che e' stato interpretatodai repubblicani come un attacco della stampa a George W. Bush,il fatto che il film esca in un momento in cui il fratello Jebe' impegnato nelle primarie del suo partito per il regista e iproduttori non e' un problema. "Nel film non diamo risposte -spiega Vanderbilt -. Diamo informazioni in modo accattivantelasciando a tutti la liberta' di decidere dove sia la verita'.Inoltre il film non prende una posizione sulla famiglia Bush".'Truth' uscira' in Italia il 5 gennaio 2016 distribuito daLucky Red. (AGI).
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