(AGI) - Roma, 5 nov. - "A questo festival sono statirappresentati due film importanti: 'La scomparsa di Pato'' chepoi e' tratto da un mio romanzo e quello di Mario Martone,bellissimo, che si intitola 'Noi credevamo', dedicatoall'Unita' d'Italia. Nel vedere i due film si ha l'impressioneche il cinema italiano sia in ottimo stato di salute visto chesoprattutto il secondo e' bellissimo. Non e' affatto vero". Loha detto lo scrittore Andrea Camilleri durante l'incontro con igiovani al Festival del Film Internazionale di Roma, dove il'papa'' di Montalbano, ha discusso di letteratura e cinema,impegno civile e cultura. "In questo momento - il cinemaitaliano sta facendo una fatica doppia: fa i film e poi devefare i conti con tutte le difficolta' che incontra perrealizzarli - ha sottolineato Camilleri - con la scarsita' deimezzi a disposizione e, soprattutto con la sottovalutazionedell'importanza della cultura. Il film 'Noi crediamo' e' unodei piu' belli che ho visto fino ad oggi: e' la storiadell'unita' d'Italia, ma badate bene ragazzi, non quella che viraccontano a scuola ma quella che e' capace di mostrare lecrepe di questa unita', quei segni che, modestamente arrivanofino a 'La scomparsa di Pato'' e mostrano fin dove arriva ilpotere. Magari non c'e' una telefonata alla questura...delresto allora, il telefono non c'era, c'erano le lettere. I duefilm che ho citato fanno riflettere, sono di grande importanza,e oggi abbiamo bisogno piu' che mai di riflettere". (AGI)