Archeologia e agricoltura, simposio Italia-Israele
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Archeologia e agricoltura, simposio Italia-Israele

Archeologia e agricoltura, simposio Italia-Israele

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(AGI) - Roma, 30 set. - Italia e Israele detengono unpatrimonio archeologico di inestimabile valore storico,culturale e sociale, sul quale poggiano le basi della civilta'occidentale. Il tema dell'Esposizione Universale Expo 2015 e'l'alimentazione e i suoi corollari, cioe' le piu' modernetecnologie legate allo sviluppo dell'agricoltura edell'irrigazione. Cercare nei panorami culturali italiani eisraeliani le tracce piu' antiche di queste tecnologie e'l'argomento di un simposio che coinvolge Italia ed Israele e inprogramma il 7 e 8 ottobre a Milano, simposio che legal'archeologia alla modernita' e trova in Expo la cornice idealeper essere ospitato. I lavori si svolgeranno infatti nelPadiglione Israele. Il simposio e' realizzato dall'ambasciatadi Israele a Roma e dal Ministero dei Beni e delle Attivita'Culturali e del Turismo - Direzione Generale Archeologia, incollaborazione con la IIA, Israel Antiquities Authority, l'Ufficio Nazionale Israeliano del Turismo, il Politecnico diMilano - polo di Mantova, lo Shenkar College di Tel Aviv, laSoprintendenza Archeologia della Lombardia. La conferenzastampadi inaugurazione si terra' mercoledi' 7 ottobre alle 12 pressola sede della Soprintendenza archeologica di Milano - Saladelle Colonne. Due gli appuntamenti previsti nel simposio. Siparte il pomeriggio del 7, alle 14,45, per illustrare lacooperazione tra il Politecnico di Milano e l'Istituto Shenkardi Tel Aviv al fine di musealizzare l'antica citta' di SanGiovanni d'Acri (Akko), inserita nel Patrimonio mondialedell'umanita'. Gli esperti italiani e israeliani racconterannoin che modo l'agricoltura ha influenzato la formazione diquesta magica cittadella templare e di tanti altri panoramiculturali in Italia e in Israele. La giornata dell'8 ottobresara' invece dedicata all'acqua, bene indispensabile perqualunque sviluppo agricolo e particolarmente prezioso in unaterra arida e desertica come Israele, i cui paesaggi sonoimpreziositi dalle vestigia degli acquedotti romani diffusi intutta l'area mediterranea fin dall'epoca di Augusto, dacostruzioni, ritrovamenti e reperti presenti in gran quantita'ovunque. Tutte queste opere sono sorte per soddisfarel'esigenza dello sfruttamento delle acque a fini agricoli etrovano una naturale evoluzione nelle modernissime tecnologiedi irrigazione goccia a goccia. Questa eccellenza israeliana,che ha trasformato i suoi deserti in un territorio fertile evitale, costituisce oggi un modello per tutti i popoli chevivono la grande emergenza della siccita'. Prima parte delconvegno "Dagli acquedotti romani all'irrigazione a goccia"dalle 10 alle 13 e la seconda, titolo "Dagli acquedotti romaniall'irrigazione a goccia", dalle 14,30 alle 18,30. Il simposio- riferisce una nota dell'Ufficio nazionale del turismoisraeliano - "vuole essere un importante momento di confrontoper far conoscere alle nuove generazioni l'immenso patrimonioculturale archeologico di Italia e di Israele, unite dal MareMediterraneo, culla comune delle nostre civilta'". E per EldadGolan, addetto culturale dell'ambasciata israeliana a Roma,promotrice del convegno in collaborazione con la DirezioneGenerale Archeologia del Mibact, "la conoscenza di talepatrimonio e' parte integrante dell'identita' culturale deinostri popoli ed e' indispensabile per creare tra di essi deilegami inscindibili". Gli aspetti e gli esempi da portaresarebbero numerosissimi, ed e' impossibile dare conto di tuttele ricerche in atto. Per questo la Direzione GeneraleArcheologia "ha scelto di presentare solo alcuni casi direcente approfondimento, anche connessi a iniziativecollaterali a EXPO, senza poter prescindere da una breverassegna su quanto e' oggetto di studio a Roma stessa". (AGI).
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