Da Camerun e Burkina arte del riciclo per economia sociale
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Da Camerun e Burkina arte del riciclo per economia sociale

Da Camerun e Burkina arte del riciclo per economia sociale

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(AGI) - Rho (Milano), 26 ott. - Innovazione, riuso, riciclo deirifiuti come driver di sviluppo sostenibile. E' il progetto,gia' in atto in Camerun e Burkina Faso, dove gli artigiani diquesti paesi esprimono la propria arte attraverso il riutilizzodei rifiuti, dalla plastica alla gomma, oltre che ad altrioggetti, per creare opere d'arte, oppure oggetti come borse,sandali, che fanno moda. Oggi, tutto cio' e' stato presentato aExpo nell'ambito della settimana "Energy, Art andSustainability for Africa", sostenuta da Eni e Expo. Ilprogetto e' nato da una collaborazione tra due universita',quella italiana di Padova, e quella del Burkina Faso diKoudougou. "Da quattro anni - ha spiegato Esoh Elame', docentedel'Universita' di Padova - lavoriamo con 670 artigiani delCamerun e del Burkina Faso. Abbiamo fatto un lavoro didecodificazione dei processi di produzione, e abbiamoindividuato artisti di prim'ordine, che non hanno nulla dainvidiare, grazie alla loro creativita', a grandi e piu'affermati stilisti". I rifiuti diventano, attraverso questoprogetto, la materia prima dell'innovazione che sviluppaun'economia scoiale. L'universita', ha spiegato il rettore di Koudougou,Gergeoges Sawadogo, "ha proprio il ruolo della formazione edell'innovazione dei processi, nell'organizzazione. Il punto e'trasformare questo sistema informale dell'economia in formale,proprio per fare innovazione e creare impresa e lavoro. Gestirele cose in modo diverso, fare le cose in modo diverso, in unaparola sostenibile". Lo scopo della presenza a Expo e' quellodi fare questo passaggio fondamentale, informale-formale, maper questo "occorrono investimenti - ha spiegato Elame' -mettersi in contatto con grandi stilisti, incontrare chi vuolefare etica della produzione. Questi artigiani, oltre allacapacita' di vendere nei loro paesi, hanno tutte lepotenzialita' per poter esportare. Questo ha un alto valoresociale perche' porta alla creazione di un'economia sociale chefa uscire questi artigiani dalla condizione di poverta'". Chilavora con la plastica riciclata, per esempio, per creareoggetti, borse, bracciali, cappelli, passa parte della suagiornata tra i rifiuti proprio per cercare la materia prima dariciclare, "queste persone - continua Elame' - sono consideratepovere ed e' impensabile avere questa capacita' creativa e nonpoter vivere del proprio lavoro. Sono persone che voglionorestare nel loro paese, lavorare, creare impresa, economia. Maperche' cio' accada debbono essere accompagnate, attraversoinvestimenti adeguati, altrimenti tra cinque anni li troviamoqui in Italia a fare, magari, la badante. Noi questo non lovogliamo. Io dico di no, per questo dobbiamo accompagnarli.L'Universita' ha fatto quello che doveva fare, ora e'necessario fare il prossimo passaggio: fare impresa. Siamo quia Expo proprio per questo". (AGI).
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