TURCHIA: ONG EUROPEE VIGILERANNO SU VOTO, RIFLETTORI SUI CURDI
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TURCHIA: ONG EUROPEE VIGILERANNO SU VOTO, RIFLETTORI SUI CURDI

TURCHIA: ONG EUROPEE VIGILERANNO SU VOTO, RIFLETTORI SUI CURDI

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(AGI) - Roma, 10 giu. - Le elezioni parlamentari turche - chesi svolgeranno domenica prossima - "rappresentano l'ultimaoccasione" per il Partito per la Giustizia e lo Sviluppo delpremier Recep Tayyp Erdogan "di avviare un reale processo dipacificazione politica e democratica della questione curda": loha affermato l'ong 'Un ponte per..', che fa parte delladelegazione europea di 150 rappresentanti della societa' civilepartiti alla volta della Turchia per vigilare sul correttosvolgimento della tornata elettorale. Alla missione partecipanoanche esponenti della Rete romana di solidarieta' con il popolocurdo. "Per sostenere i propri candidati, negli ultimi mesi lasocieta' civile curda ha avviato una serie di azioni pacifichedi disobbedienza civile, organizzando sit-in, tende per lasoluzione democratica e raggruppamenti assembleari pacifici -ha spiegato 'Un ponte per..' - La risposta del governo turco e'stata una campagna di terrore da stato di polizia: agli oltre2500 attivisti e rappresentanti del mondo politico attualmentein carcere, negli ultimi due mesi altre 3200 persone sono stateposte in stato di arresto". Il partito curdo BDP (Partito della Pace e dellaDemocrazia) si presenta con il blocco "Lavoro, Democrazia,Liberta'", una formazione di 64 candidati indipendenti cheriunisce diverse voci della societa' civile curda e turca. Loscorso 18 aprile, tuttavia, a pochi giorni dalla presentazionedelle liste, il Consiglio Superiore delle Elezioni hadichiarato ineleggibili 12 candidati curdi. "In seguito allamobilitazione di massa che ha visto migliaia di personescendere in piazza a Instabul e nel Sud-Est del paese perchiedere l'annullamento del provvedimento, il Consiglio e'stato costretto a tornare sui suoi passi, reintegrando 6candidati su 7", ha proseguito 'Un ponte per..', secondo cui leprossime elezioni rappresentano l'ultima chance di avviare unprocesso di riconciliazione nazionale per il premier Erdogan. "E' necessario che il governo ufficializzi un pianonegoziale che porti a garanzie sul percorso di pace e autonomiae che preveda l'approvazione di una nuova Costituzione cherispetti realmente i diritti delle minoranze - ha affermatol'ong - Se questo non accadra', le municipalita'democraticamente elette nelle regioni curde sono determinate amettere in pratica forme di autonomia democratica a livellolocale a partire dal 15 giugno". (AGI)Rmi/Sar
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