TURCHIA: DOMANI POLITICHE, ERDOGAN LANCIA 'OPA' SU PARLAMENTO
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TURCHIA: DOMANI POLITICHE, ERDOGAN LANCIA 'OPA' SU PARLAMENTO

TURCHIA: DOMANI POLITICHE, ERDOGAN LANCIA 'OPA' SU PARLAMENTO

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(AGI/REUTERS/AFP) - Ankara, 11 giu. - "Obiettivo 2023": conquesto slogan l'Akp, il Partito per la giustizia e lo sviluppodel premier turco, Recep Tayyp Erdogan, ha lanciato la sua'opa' sulle elezioni politiche che si svolgeranno domani, invista del primo centenario della fondazione della modernaTurchia. Con la promessa di entrare nella top-ten delleeconomie mondiali (il Paese gia' e' cresciuto al ritmo recorddell'8,5 per cento nel 2010) e divenire sempre piu' potenzamediterranea, il primo ministro di Ankara ha lanciato il suopartito alla conquista della supermaggioranza in grado didargli carta bianca per riscrivere la Costituzione, aprendoglila strada verso la presidenza. La tentazione di Erdogan, omeglio il suo obiettivo, e' un numero: 367, ovvero i seggi (suun'assemblea di 550) che gli consentirebbe di cambiare la Cartasenza ricorrere al referendum popolare. Attualmente gliislamici moderati ne occupano 331 e, secondo i sondaggi,dovrebbero attestarsi almeno sullo stesso risultato. Unavittoria - non certo un trionfo - che consentirebbe comunque a"Papa Tayyp", come lo chiamano affettuosamente i suoi elettori,di avere una maggioranza sufficiente per modificare le regolecostituzionali, sia pure dovendo ricorrere al responsopopolare. Erdogan ha assicurato che la nuova Costituzione sara'basata su principi democratici e pluralistici ma i suoiavversari temono una svolta autoritaria. Oltre a puntare ildito contro gli arresti di giornalisti dell'opposizione, lacorruzione diffusa e il gap crescente nel Paese tra ricchi epoveri. "Non dimenticate che la stabilita' che Erdogan prometteper la Turchia vuol dire far arricchire i suoi simpatizzanti elasciare il popolo nella poverta'", ha tuonato oggi in uncomizio nel centro dell'Anatolia il leader del principalepartito di opposizione, Kemal Kilicdaroglu. La missione del suoChp sara' proprio quella di sbarrare la strada ai sogni digrandezza del premier, recuperando il pessimo risultato dellepolitiche del 2007, quando i kemalisti del Partito repubblicanodel popolo ottennero solo il 20,8 per cento dei consensi.Ancora piu' incerta la performance dei nazionalisti del Mhp,guidati dal 'professor' Bahceli, il cui partito e' stato pero'colpito da uno scandalo sessuale che ha costretto i verticialle dimissioni. Se l'Mhp non riuscisse a superare la severasoglia di sbarramento del 10 per cento prevista dalla leggeelettorale, sarebbe proprio la formazione del premier adavvantaggiarsene. (AGI)Rmi
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