REFERENDUM: ACQUA, RONCHI "LEGGE ERA BUONA; ORA INSULTI IN STRADA"
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REFERENDUM: ACQUA, RONCHI "LEGGE ERA BUONA; ORA INSULTI IN STRADA"

REFERENDUM: ACQUA, RONCHI "LEGGE ERA BUONA; ORA INSULTI IN STRADA"

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(AGI) - Roma, 14 giu. - "E ora mi insultano per la strada",dice Andrea Ronchi, che da ministro delle Politiche Ue avevafirmato la legge sulle liberalizzazioni della gestione deiservizi pubblici. In un'intervista al 'Corriere della Sera'Ronchi difende la sua "buona legge" e argomenta: "Per farfunzionare quei servizi servono 120 miliardi. Come faranno iComuni che sono senza un euro? Non faranno niente. I servizipeggioreranno". Per Ronchi "la volonta' degli elettori vacomunque rispettata, ma il risultato e' chiarissimo: hannovinto i conservatori, quelli che vogliono fermare lo sviluppoin Italia" perche' la privatizzazione "non era obbligatoria, leimprese pubbliche efficienti e trasparenti potevano continuaread operare". E poi, aggiunge, "la legge si sarebbe potutamigliorare. Importante sarebbe stato mantenere lo spirito". Ilcommento politico e' chiaro: "Il referendum ' stato di sicurousato come una clava contro il governo", e la parola d'ordineora e' "non minimizzare". Poi lancia una sfida: creiamo inItalia il partito Popolare europeo, che si occupi disolidarieta', di sussidiarieta', di famiglia. Con una visione'spirituale' dell'economia e delle riforme". Berlusconi? "Devecontinuare a governare perche' e' stato elettodemocraticamente". (AGI)
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