MA SE LA LEGGE E' UGUALE PER TUTTI, IL SINDACO DI NAPOLI DE MAGISTRIS CONDANNATO IN PRIMO GRADO A 15 MESI, SI DOVRA' DIMETTERE FACENDO UN BEL GESTO, PRIMA DI ESSERE CADUCATO D'UFFICIO DALLA CARICA CON ORDINANZA PREFETTIZIA, IN BASE ALL'ART.11 D.L. 235/2012, MEGLIO NOTO COME LEGGE SEVERINO
Adusbef e' sinceramente dispiaciuta delle sentenza, che ha condannato il Luigi De Magistris a 15 mesi di reclusione per i contestati abusi nell'inchiesta Why Not, ma se non si dimette con un bel gesto, arroccandosi dietri a cavilli di resistenza per una presunta giustizia, rischia la sospensione di 18 mesi dalla carica di sindaco di Napoli, in base alla legge Severino sulla incandidabilita', la stessa legge che, dopo un'estenuante battaglia tra politica e cavilli, ha portato alla decadenza da senatore di Silvio Berlusconi.
La condanna di ieri in primo grado del sindaco De Magistris ad un anno e tre mesi di reclusione per abuso d'ufficio in relazione all'acquisizione di tabulati telefonici di parlamentari nell'inchiesta Why Not, quando era pm, non lascia scampo o dubbi di interpretazione per la corretta applicazione del decreto legislativo n. 235 del 2012 (Legge Severino) riguardo alla sentenza di condanna del sindaco: l'articolo 11 prevede per il sindaco che viene condannato, anche con sentenza non definitiva del reato di cui all'articolo 323 C.P. (abuso d'ufficio), la sospensione d'ufficio dalla carica'
Ed e' strano che siano proprio i magistrati come De Magistris, giustizialisti per tutti gli altri ma garantisti per se stessi, a non comprendere che la sentenza di condanna, che potra' appellare nelle sedi competenti, offre la possibilita' al prefetto di sospenderlo dalla carica per 18 mesi, aggiungendo ulteriore disdoro ad un magistrato-sindaco, che non puo' invocare i due pesi e le due misure, a seconda delle proprie convenienze.
Roma, 25.9.2014