Dopo aver cercato soluzioni transattive, i 40 passeggeri dirottati che si sono rivolti a Confconsumatori si preparano ad affrontare una causa
Quaranta passeggeri del volo ET 702 Addiss Abeba - Milano del giorno 17 febbraio si erano rivolti a Confconsumatori lo scorso marzo per ottenere il risarcimento del danno subito a causa del dirottamento dell'aereo da parte del secondo pilota Hailemedehin Abera Tagegn. Per loro, dopo il fallimento dei tentativi di risoluzioni transattive, e' stata promossa una causa civile contro la Compagnia Ethiopian Airlines, per ottenere un equo risarcimento.
Innumerevoli, infatti, sono i travagli, le angosce e le paure affrontati dai passeggeri. Il velivolo per diverse ore e' rimasto in mano ad un dirottatore, che lo ha lasciato precipitare per oltre un minuto, costringendo i passeggeri a indossare le maschere d'ossigeno. I carrelli del cibo ribaltati, le urla e gli strepiti hanno rapidamente generato panico sia nell'equipaggio sia tra i passeggeri. Alla fine del viaggio delle teste di cuoio elvetiche armate sono entrate nel velivolo acuendo lo stato ansioso dei presenti. Grave la conta dei danni: oltre a quelli morali, anche quelli alla salute, visto che la maggioranza dei passeggeri ha riscontrato difficolta' a trovare sonno e riposo nella notte con tutti gli effetti che ne conseguono anche da un punto di vista professionale.
Dopo avere cercato di trovare una soluzione transattiva per i propri associati, viste le risposte negative della compagnia aerea, Confconsumatori ha messo a disposizione i suoi legali per promuovere una causa civile a tutela dei loro diritti.
"E' evidente - secondo l'avvocato Giovanni Franchi, legale di Confconsumatori che tutela in giudizio gli associati - la responsabilita' risarcitoria della compagnia a norma dell'art. 2049 c.c. per il dirottamento, da considerarsi, oltre che come un reato, anche come un illecito civile commesso da un dipendente (il secondo pilota appunto). Responsabilita' risarcitoria dal comportamento del comandante e primo pilota, il quale ha abbandonato la cabina, senza attenersi alle norme di comportamento introdotte dopo i tragici fatti dell'11 settembre 2011".
Confconsumatori chiarisce che per i passeggeri che non hanno ancora agito in giudizio vi e' la possibilita' di intervenire in causa e chiedere il risarcimento del danno. Le sedi di Confconsumatori sono disponibili per offrire assistenza.
Parma, 3 dicembre 2014